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Vi è mai capitato di assaggiare il vostro piatto preferito e non riuscirne a captare bene il sapore o di non avvertirne totalmente il gusto? Ecco, in quel caso si tratta di ageusia: un disturbo che può avere alla sua base cause diverse e può manifestarsi con vari livelli di gravità.
L’ageusia è definita come un vero e proprio deficit del gusto. E’ possibile distinguere tra una riduzione della sensibilità gustativa (ipoageusia) e una alterazione di quest’ultima (disgeusia). L’oridine di questo deficit può dipendere da diverse motivazioni, e i sintomi possono essere ridotti e durare poco tempo oppure aggravarsi man mano fino ad arrivare alla perdita del gusto. Vediamo quali possono essere le cause scatenanti l’ageusia:
Insomma, l’elenco è molto lungo e le cause possono essere di diversa natura: infettiva, ormonale, neurologica, virale, anche psicologica.
A seconda delle cause alla base dell’ageusia si possono manifestare sintomi diversi alla sola mancanza del senso del gusto. Quest’ultimo può infatti essere associato ad assenza di olfatto, cefalea, febbre, secchezza orale, acidità di stomaco, stanchezza e malessere generalizzati.
In genere l’ageusia tende a sparire autonomamente una volta guariti dalle altre patologie e dunque dalle cause che la provocano. Tuttavia, quando la perdita del gusto diventa cronica e non sembra migliorare è necessario contattare il proprio medico otorino laringoiatra per sottoporsi alle dovute cure specialistiche.
Quando non si tratta di una forma grave l’ageusia può essere trattata localmente seguendo una buona igiene orale e dunque evitando l’espansione di possibili infezioni della bocca. Quando sono presenti polipi invece potrebbe essere necessaria l’asportazione. Purtroppo, quando la causa è neurologica è molto difficile recuperare il senso del gusto.