Con le allergia non c’è mai molto con cui scherzare, men che meno con quelle alimentari.
Ogni anno sono tantissimi coloro che vengono ricoverati con sintomatologie gravi, riconducibili a reazioni allergiche. Fra quelle più comuni ce sicuramente l’allergia ai crostacei, diffusasi in modo esponenziale con l’affermarsi, nell’idea comune, che questi alimenti siano sinonimo di prelibatezza e lusso.
Quando viene diagnosticata un’allergia ai crostacei, molti vanno nel panico privandosi di ogni componente della pesca. In realtà, essere allergici ai crostacei non vuol dire automaticamente possedere un’allergia anche al pesce o ai molluschi.
Fanno parte di questa categoria solo i gamberetti, le aragoste, le canocchie, le astici, i granchi, i mazzancolle, gli scampi, i gamberi, le cicale, le granseole e i granciporri.
Questi animali acquatici si sono guadagnati questo nome perché, anche se invertebrati, posseggono un esoscheletro esterno in grado di proteggere tutti gli organi interni. Fanno parte di una categoria del pescato molto ricercata e pregiata, anche per i grandi valori nutritivi che è possibile ritrovarci, come la provitamina A, l’omega 3, il selenio, lo zinco, il fosforo e lo ionio.
I principali allergeni presenti nei crostacei si possono trovare nelle loro proteine muscolari, chiamati parvalbumina e tropomiosina.
Questi due allergeni fanno in modo di presentare la reazione allergica nell’individuo che le assume, presentandosi non solo nell’età adulta ma anche dalla più tenera età.
I sintomi dell’allergia ai crostacei possono essere diversi e variare la loro intensità in base alla reazione biologica di ogni singolo individuo.
Generalmente si presentano durante la digestione o dopo di questa e si dividono in:
• lingua o labbra gonfie;
• difficoltà a respirare o respiro sibilante;
• orticaria, prurito o eczema diffuso in tutto il corpo;
• diarrea, indigestione e crampi allo stomaco;
• vertigini, svenimenti e confusione mentale;
• tosse e difficoltà nel deglutire;
• prurito o formicolio alla bocca.
Quando la reazione dell’organismo è molto violenta potremmo andare incontro ad uno shock anafilattico, una reazione del corpo che può presentarsi improvvisamente, e nei casi più gravi può anche portare alla morte.
Lo shock anafilattico si presenta con sintomi simili alla reazione allergica, tuttavia questi s’intensificano presentando anche cali di pressione e serie difficoltà respiratorie.
Se ci ritroviamo davanti ad uno shock anafilattico, l’unico modo per fermarlo è introdurre nel corpo degli antistamici o cortisoni, solo nei casi più gravi si provvederà alla ossigenazione polmonare o all’impiego di operazioni chirurgiche.
La reazione allergica è per definizione una risposta immunitaria troppo potente e violenta contro gli antigeni che lo hanno scatenato.
Se crediamo di ritrovarci di fronte ad una reazione allergica ai crostacei presentando uno o più dei sintomi elencati, è bene somministrare nell’individuo il giusto quantitativo di antistaminico.
Nel caso fosse il primo caso di reazione allergica, sarebbe meglio portare il soggetto in un ospedale dove sapranno prendersi cura del caso.
In generale non si può fare molto contro queste reazioni violente del sistema immunitario, ma possiamo però adottare un corretto stile di vita incentrato su una dieta atta all’eliminazione dei cibi lavorati, pieni di zucchero e glutine, prediligendo cibi che aiutano a proteggere l’intestino.
Si possono anche prendere alcuni supplementi mirati allo scopo, come la vitamina B5 e i probiotici, che aiutano a mantenere in forza l’intestino e ad equilibrarne la microflora.
Le reazioni allergiche, sopratutto quelle alimentari, dovrebbero essere comunemente conosciute e curate in modo adeguato. Se parliamo di un’allergia alimentare comunemente diffusa come quella ai crostacei, è bene conoscerne ogni aspetto per essere sempre pronti a curare, ma sopratutto a prevenire ogni possibile pericolo.