La salute è un aspetto fondamentale della vita delle persone, se non il più importante.
Una persona in salute e in grado di svolgere al meglio le proprie attività e riesce ad avere un maggior benessere fisico e psicologico. Tuttavia non tutti hanno la fortuna di avere sempre un’ottima salute, possono infatti presentarsi una serie di problematiche che si differenziano per la loro gravità. Un problema molto comune e colpisce molte persone è l’allergia al lattice.
Si tratta di un insieme di reazioni allergiche che possono essere causate del contatto con la gomma naturale e in particolare con le proteine contenute nel suo lattice.
Questo tipo di allergia, così come le altre, non porta al manifestarsi di problemi gravi. Tuttavia in caso di complicanze, nei casi più estremi, si rischia di avere uno shock anafilattico.
Ci possono essere casi in cui pur avendo l’allergia, non si riscontrano sintomi e altri casi in cui i danni sono talmente feroci e gravi che possono anche compromettere la vita della persona. Questo perché è una problematica i cui effetti sono molto soggettivi e la risposta cambia a seconda della persona interessata.
È possibile distinguere tra due diverse tipologie di allergie al lattice, in base al tipo di reazione allergica, che può essere immediata o ritardata. Per quanto riguarda l’allergia al lattice con reazione allergica immediata, è espressione dell’eccessiva produzione di una specifica tipologia di anticorpi.
Il sistema immunitario, si attiva e cerca di difendersi nel momento in cui riscontra delle sostanze estranee, ossia le proteine al lattice.
Invece la reazione allergica ritardata, si ha quando si ha a che fare con additivi che scatenano un eruzione cutanea ritardata. È anche conosciuta come dermatite allergica da contatto e produce effetti e lesioni molto simili a quelli dell’eczema cioè arrossamento e desquamazione della pelle, formazione di crosticine e gonfiore sul viso (in particolare gli occhi).
Possiamo effettuare anche un altro tipo di classificazione dell’allergia al lattice, che si differenzia oltre che per la tipologia di reazione allergica anche per la gravità di quest’ultima.
In particolare si possono riscontrare due situazioni, che sono lo shock anafilattico e la dermatite irritativa da contatto.
Per quanto riguarda lo shock anafilattico è sicuramente il caso più estremo e più temuto da chi presenta questo tipo di allergia. I soggetti più fragili e sensibili, subito dopo l’esposizione al lattice possono manifestare i primi sintomi che sono: difficoltà respiratorie (dispnea), gonfiore sulla lingua, sensazione di svenimento e di vomito, dolore nella zona addominale, battito accelerato e affanno.
In queste situazioni è necessario richiedere un intervento immediato per evitare di incorrere in situazioni ancora più gravi.
La reazione allergica più comune è senz’altro la dermatite da contatto irritante. Anch’essa dipende dal contatto con prodotti di lattice, I sintomi più comuni di questo tipo di problematica sono: pelle secca, irritazione e arrossamento della pelle e sensazione di prurito.
Il rischio dell’allergia al lattice aumenta in una serie di casi che possiamo identificare come fattori di rischio.
Una frequenza elevata di esposizione alle proteine del lattice, questo aspetti riguarda principalmente i lavoratori in industrie di gomma.
I pazienti che sono sottoposti molte volte ad interventi chirurgici che prevedono quindi l’utilizzo di guanti in lattice, o anche coloro che presentano anomalie al tratto urinario e che quindi in molti casi si trovano a contatto con prodotti contenente lattice.
Per lo stesso motivo anche medici e infermieri si trovano a essere esposti con apparecchiature e strumenti realizzati in lattice, aumentando quindi il loro rischio alla presentazione di questa allergia.
Tuttavia nella maggior parte dei casi l’allergia al lattice dipende da una predisposizione genetica, ad esempio i figli di persone allergiche manifestano con più facilità e maggiore frequenza questo problema.