Allergia all’acqua: sintomi e cause

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L‘allergia all’acqua è una rarissima patologia che affligge pochi casi nel mondo.

Chi soffre di allergia all’acqua od orticaria acquagenica è costretto ad affrontare enormi difficoltà nella vita quotidiana: l’igiene personale, il sudare, piangere, fare il bagno in mare, in piscina o alle terme, sostare sotto la pioggia, tutte azioni che hanno un effetto scatenante l’orticaria, ovvero la comparsa di ponfi più o meno rossi che provano molto prurito e in taluni casi dolore.

Allergia all’acqua: cos’è

Quando al contatto con l’acqua compare l’orticaria si tende a definire la sintomatologia come allergia all’acqua, ma, in verità si tratta di una specie d’intolleranza.

È infatti una tipologia di orticaria provocata dal contatto con l’acqua indistintamente dai livelli di salinità o dalle temperature.

L’allergia all’acqua scatena quindi una violenta reazione cutanea che, inizialmente, veniva attribuita alle cellule morte presenti sulla superficie dell’epidermide, cellule che dopo il contatto con l’acqua attivano una reazione delle difese immunitarie. In seguito la ricerca ha dimostrato che si tratta di una forma di orticaria in cui, i mastocidi, ovvero cellule produttrici d’istamina, ne aumentano smisuratamente la produzione.

L’istamina provoca un effetto dilatante dei vasi sanguigni aumentandone la permeabilità: processo che provoca la comparsa dei ponfi.

I sintomi

Se nei piccoli gesti quotidiani compare l’orticaria, dopo aver, per esempio lavato i denti, o le mani, o il viso, dopo aver lavato i piatti o semplicemente teso i panni del bucato, allora, probabilmente si è affetti da allergia all’acqua. I sintomi sono eruzioni cutanee caratterizzate dalla presenza di ponfi in rilievo, più o meno sporgenti e arrossati che provocano prurito e in alcuni casi dolore.

Si tratta di micro lesioni superficiali sulla pelle. Tra i sintomi possono comparire anche degli angioedemi, ovvero reazioni infiammatorie della pelle, simili all’orticaria ma caratterizzate da un’improvvisa comparsa di gonfiori nella cute e dei tessuti sotto mucosi.

Una volta comparsa l’orticaria può permanere fino a oltre una settimana nei casi più acuti. Nel caso in cui la reazione non vada a comparire l’orticaria viene definita cronica.

I rimedi

Innanzi tutto è bene eliminare i residui di acqua e quindi asciugare bene l’area che è stata bagnata. Ma attenzione, dato che chi soffre di orticaria è soggetto a irritazione dell’epidermide, il processo di asciugatura andrà portato avanti delicatamente, ovvero senza strofinare ma tamponando le aree bagnate.

Per l’orticaria non esistono cure per l’allergia all’acqua, ma solo rimedi temporanei, di cui, l’unico a oggi definito tale è il ricorrere all’uso di antistaminici.

Uno studio che ha pubblicato il Journal of Asthma and Allergy nel 2016, rivela che la maggior parte di coloro che sono affetti da orticaria ha una buona reattività agli antistaminici perché diminuiscono i livelli di permeabilità dei vasi sanguigni e riducono e la formazioni dei pomfi e degli angioedemi.