L’allergia ai farmaci rappresenta un rischio notevole per la nostra salute se non ne vengono riconosciuti i sintomi, purtroppo non esistono molti rimedi.
Le allergie sono un fenomeno molto comune in tutta la popolazione mondiale. Nel caso di indisposizione ai farmaci però rappresentano anche un notevole rischio per il nostro benessere in quanto se non correttamente diagnosticate possono comportare problematiche gravi. Per darti un’idea di quanto siano frequenti, si stima che circa il 7% della popolazione mondiale presenta un’allergia a un farmaco. Non solo, queste allergie sono anche causa di diversi ricoveri ospedalieri.
Fortunatamente le conseguenze più gravi del nostro immaginario sono poco frequenti.
Le allergie ai farmaci sono correlate alla composizione chimica: vi sono alcuni farmaci che presentano maggiori casistiche di intolleranza e disturbi. Esistono altri fattori come ad esempio l’assunzione ripetuta nel tempo del farmaco che influenzano il suo effetto allergizzante sul paziente. Anche la somministrazione può dare vita a effetti differenti: per via intramuscolare o endovenosa causa una reazione più grave che per via orale.
Queste allergie sono anche imputabili a un assetto genetico e a una ereditarietà delle stesse. Non per forza la trasmetteremo ai nostri figli, ma sicuramente avere i genitori allergici a un particolare farmaco aumenta il rischio di provare il medesimo disturbo. Vi sono anche alcune patologie che sono più facilmente associabili a reazioni allergiche.
Per rilevare un’allergia ai farmaci si cerca di identificare i sintomi di questa.
Non è sempre facile in quanto numerosi sintomi di un’allergia potrebbero essere associati alla patologia che si sta cercando di curare con quello stesso farmaco. Il sintomo più evidente e pericoloso è l’anafilassi: una reazione potenzialmente mortale che si manifesta entro un’ora dall’assunzione del farmaco. Si può identificare a causa di orticaria, angioedema, difficoltà respiratoria e dolori addominali.
Fortunatamente però è uno dei sintomi più rari, il più comune invece è composto da una serie di possibili manifestazioni cutanee.
Ad esempio uno stato di orticaria che compare entro 36 ore dall’assunzione. L’angioedema, cioè un gonfiore del tessuto, è un’altra possibilità. Anche nel caso di un esantema maculo-papulare, ovvero piccole macchie arrossate, si può intuire la presenza di un allergia farmacologica. Esiste anche la possibilità del manifestarsi di eritemi: fissi, cioè macchie solitarie e ben circoscritte che prudono e si presentano sempre nelle stesse zone ad ogni somministrazione del farmaco, oppure polimorfi.
Queste fortunatamente sono le reazioni allergiche più comuni.
Per quanto riguarda i rimedi, purtroppo, non esistono troppe possibilità. Nel caso di un’allergia ai farmaci la soluzione migliore è quella di ricorrere a sostitutivi. Se ciò non è possibile si può invece provare una terapia di desensibilizzazione: sostanzialmente è un tentativo di individuare la misura del farmaco che sia tollerata dall’organismo del paziente e terapeuticamente efficace. Tutto è fatto lentamente e a piccole dosi, in modo da creare uno stato di tolleranza indotto e temporaneo.
Per trattare le fasi acute dell’insorgere della allergia ai farmaci esistono esistono diverse terapie. In caso di reazioni cutanee si utilizzano antistaminici e cortisonici. Le reazioni anafilattiche invece vengono trattate con una notevole varietà di terapie, quasi sempre da somministrare tempestivamente. In caso di reazioni sistemiche si può utilizzare una terapia steroidea locale. In ogni caso deve essere un medico qualificato a stabilire il trattamento più idoneo.