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L’Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa: si tratta di una malattia che solo in Italia colpisce circa 700 mila persone.
Le cause dell’Alzheimer sono ancora oggi in buona parte sconosciute e non esistono farmaci capaci di far regredire la malattia. Le cure sono infatti in grado solo di contenere i sintomi.
L’Alzheimer è una delle più tipiche demenze degenerative, uno stato provocato da alterazioni delle funzioni cerebrali che impicano numerose difficoltà per i pazienti nel continuare a svolgere le normali attività quotidiane.
Ancora oggi le cause dell’Alzheimer non sono del tutto conosciute.
Di certi si sa solamente che i danni al cervello iniziano a comparire molti anni prima che i sintomi diventino evidenti nel comportamento dei pazienti. I gomitoli neurofibrillari incominciano a comparire nella corteccia entorinale, ovvero in una zona molto profonda del cervello.
La formazione di placche e dei gomitoli portano i neruroni sani a perdere pian piano la piena efficienza e con il tempo iniziano a non funzionare più per poi morire.
Probabilmente la causa che provoca tutto questo è una complessa catena di eventi che avvengono all’interno del cervello sono legate a fattori genetici, ambientali e legati allo stile di vita.
L’unica maniera davvero certa per diagnosticare il morbo d’Alzheimer è attraverso l’identificazione di placche amiloidi nel tessuto cerebrale. Questa è però possibile in modo definitivo solo con l’autopsia dopo la morte del paziente.
Oggi i medici hanno comunque modo di osservare la presenza di placche utilizzando l’imaging del cervello di persone vive.
A loro disposizione ci sono vari metodi e strumenti per determinare con buona certezza se una persona con problemi di memoria è affetta da Alzheimer. In generale, il tempo medio con cui si arriva a una diagnosi è circa due anni.
Tra i modi che vengono utilizzati per scoprire la presenza di Alzheimer ci sono:
I sintomi dell’Alzheimer sono diversi da persona a persona. In generale quello più precoce è la perdita di memoria, prima in forma leggera e poi sempre più marcata. Con il peggioramento della memoria, inizia a diventare evidente anche la difficoltà nell’esecuzione delle normali attività quotidiane con conseguente perdita dell’autonomia.
Altri sintomi tipici sono legati ai disturbi del linguaggio e al disorientamento spaziale e temporale. Un senso di smarrimento spesso pervade chi soffre di questa malattia degenerativa.
Succede anche molto di frequente che una persona colpita da Alzheimer vada incontro ad alterazioni della personalità.
I farmaci che sono attualmente utilizzati sono in grado di migliorare i sintomi della malattia e rallentarne temporaneamente la progressione. Ci sono anche farmaci che hanno lo scopo di tenere sotto controllo i sintomi più invalidanti e disturbanti come i disturbi comportamentali.