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La sensazione di ansia che si prova prima di sostenere qualsiasi esame è più che fisiologica e non deve destare troppi pensieri. È normale sentirsi sotto pressione davanti ad una valutazione, tuttavia quando l’ansia diventa persistente e ci impedisce di performare al meglio, pregiudicando la sessione d’esami, arriva il momento di fermarsi un attimo e imparare a governarla.
Al giorno d’oggi gli studenti universitari si sono confrontati non solo con gli esami tradizionali, ma anche con gli esami a distanza, soprattutto gli iscritti presso gli atenei online. Anche chi si sottopone a questa tipologia di esami può provare ansia, esattamente come chi si reca dal vivo in sede davanti a docenti e compagni: vediamo come affrontarla e tenerla a bada.
Abbiamo anticipato che anche gli studenti dei corsi telematici presso gli atenei online possono soffrire dei disagi derivanti da ansia e preoccupazione prima di un esame.
Ad ora la possibilità di svolgere esami dal vivo o da remoto è diventata “liquida”, nel senso che in base alle decisioni interne dell’ateneo si possono verificare entrambe le situazioni. Nella norma, tuttavia, sia gli atenei online che quelli tradizionali convocano gli studenti in sede per sostenere l’esame dal vivo.
Quindi la fonte della preoccupazione non è tanto la modalità di svolgimento dell’esame, ma la sensazione di trovarsi dinanzi a qualcosa che ci metterà alla prova. Prima di andare totalmente in panico e fare scena muta, quindi, vorremmo suggerire una breve riflessione utile a superare tale disagio.
Siamo in grado di indentificare l’esatta ragione per cui ci sentiamo agitati? Molto spesso l’ansia è una sensazione di panico generalizzato e immotivato, ovvero una sorta di meccanismo di difesa attivato dal nostro cervello. Fa sì che gli ostacoli ci appaiano più grossi di quanto non siano realmente ed è per questo che il primo passo da compiere consiste nel razionalizzare la fonte dell’ansia.
Per esempio, se siamo preparati ma il professore è un po’ austero l’ansia deriva dall’esser messi alla prova da una persona poco collaborativa e accogliente. Quando non siamo preparati, invece, l’ansia potrebbe derivare dalla consapevolezza del fatto che non abbiamo studiato a sufficienza e non ci aspettiamo un esito positivo. In fin dei conti, tuttavia, entrambi i casi sono situazioni normali che si verificano ogni giorno in frangenti differenti: l’importante è avere coscienza di sé, dell’impegno e del percorso svolto fino a quel determinato momento, prendendo coraggio anche davanti alle prove che possono sembrarci davvero difficili.
Un metodo per abbattere l’ansia da prestazione prima di un esame è la cosiddetta tecnica della nonna, ovvero quella per cui, con la complicità di amici o parenti, spieghiamo gli aspetti salienti dell’esame a chi è completamente digiuno della materia. Per spiegare concetti così complessi, dovremo necessariamente fare una semplificazione di quanto appreso. La capacità di sintetizzare e semplificare concetti complicati è la prova tangibile che siamo pronti per l’esame.
Infine, suggeriamo sempre di recarsi presso la sede con un po’ di anticipo, per prepararsi psicologicamente all’esame e, perché no, stemprare la tensione con qualche chiacchiera tra compagni di corso: a volte condividere i pensieri con gli altri può essere un modo per dimezzare l’ansia e convincere il nostro cervello che non ci troviamo davanti a qualcosa di impossibile da superare.
Se si tratta di un esame orale, si può sfruttare il tempo che rimane prima di essere chiamati dal professore per ascoltare le domande e le risposte degli altri esaminati. Si tratterà di un ripasso ideale, grazie al quale potremo memorizzare meglio le nozioni che ci erano sfuggite e, soprattutto, evitare di perdere tempo andando in panico e prospettando situazioni catastrofiche tipiche del pensiero ansioso.