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Non molti sanno che l’apatia può diventare una vera e propria patologia se non se ne riconoscono presto i sintomi e se non viene affrontata adeguatamente.
L’apatia è uno stato emotivo stagnante che ha sintomi specifici e provoca la perdita di interesse verso diversi aspetti della vita: sociali, affettive, lavorative. Spesso essa si associa ad altre malattie che interessano la psiche umana e disturbi.
L’apatia non va confusa con lo stato in cui ci si trova in alcuni periodi di tempo, in cui le emozioni sembrano essere ridotte e “smussate”, in cui non si riesce ad esprimerle e non si avvertono forti sentimenti.
I sintomi dell’apatia sono più intensi e complessi.
L’apatia è stata anche definita come “noia esistenziale”, perché le persone che ne sono affette sono spente e non reattive.
Le persone che manifestano i sintomi dell’apatia sembrano essere quelle con più probabilità potranno sviluppare disturbi gravi come l’Alzheimer, il Parkinson, in quanto essa è legata a un danno della sostanza bianca del cervello.
Questo permette comunque di monitorarne i cambiamenti ed eventualmente comprendere se c’è rischio di demenza.
Essendo una patologia che interessa il nostro stato mentale, l’apatia e i suoi sintomi possono essere combattuti anzitutto con un percorso di psicoterapia. Oltre quello del terapeuta è importante anche l’aiuto dei gruppi di supporto, in cui poter incontrare altre persone che soffrono di questo problema.
Quando invece è causata, ad esempio, da cattive abitudini come quella dell’alcol o dell’uso di stupefacenti, è bene tornare ad uno stile di vita sano, cambiare rotta, e iniziare comunque un trattamento con uno specialista.
Talvolta, l’apatia è curata anche con farmaci specifici.