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Forse non molti conoscono oggigiorno quello che si chiama argento colloidale: può essere fonte di grandi benefici se assunto correttamente.
Tuttavia, è stato sostituito nel tempo con un’altra sostanza. Quale?
Possiamo considerarlo il precursore della penicillina, la sostanza da cui sarebbero arrivati successivamente quelli che oggi chiamiamo antibiotici: l’argento colloidale è infatti un prodotto molto adatto alla cura di diversi malanni, porta benefici in caso di infezioni dovute ai più svariati batteri. Ma di cosa si tratta esattamente?
L’argento colloidale, come possiamo immaginare, deriva dal famoso metallo, ma lo troviamo prevalentemente in forma liquida all’interno della quale sono sospese le particelle del metallo all’interno di acqua depurata o distillata – di qui il termine “colloidale”, ovvero un solido disperso all’interno di una sostanza liquida o gassosa.
Si tratta dunque di una concentrazione piuttosto bassa, solitamente di 10 parti per milione, e può essere assunto direttamente in gocce sia per via interna che esterna.
Una volta capita la formulazione di questa sostanza, andiamo a vedere quali sono le circostanze in cui possiamo utilizzarlo.
I benefici dell’argento colloidale derivano dalle sue proprietà antifungine, antibatteriche e antivirali. Grazie a queste sue note capacità, possiamo decidere di assumere questo prodotto quando ci troviamo di fronte ad alcuni disturbi non gravi.
Sintomi influenzali cui si legano raffreddore, infezione agli occhi o alle orecchie, ma anche disturbi delle gengive o della gola.
Con l’argento colloidale possiamo senz’altro avvertire sollievo e benefici quando le patologie appena elencate non sono in uno stadio troppo avanzato: dobbiamo considerare il fatto che questo prodotto non è un farmaco, bensì un integratore che può aiutarci certamente nella prevenzione.
Abbiamo detto che l’argento colloidale può essere utilizzato sia internamente che esternamente.
Dunque esso può essere ingerito, deglutito; oppure possono essere effettuati dei gargarismi, ad esempio quando abbiamo mal di gola. Possiamo effettuare degli sciacqui per ridurre il fastidio alle gengive, e infine possiamo anche utilizzarlo localmente in gocce per alleviare ferite della pelle oppure problemi nasali.
Come sappiamo, l’argento è un metallo. Dunque, assumere l’argento colloidale, oltre a donarci una serie di benefici può anche causare degli effetti collaterali, anche molto gravi.
Anzitutto potrebbe verificarsi un accumulo di metallo all’interno degli organi vitali, che potrebbe portare anche allo sviluppo della argiria, ovvero la colorazione bluastra della pelle in maniera irreversibile. Solo in rari casi questa condizione ha causato problemi gravi a livello epatico, renale e neurologico.
L’ingestione e uso di argento colloidale è inoltre altamente sconsigliato in gravidanza e allattamento, e anche nei casi in cui si stiano assumendo degli antibiotici.