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La vitamina B12,o cobalamina, è certamente preziosa per la nostra salute.
Si tratta di una vitamina idrosolubile che deve necessariamente essere assunta attraverso l’alimentazione. Il fegato ha la capacità di immagazzinare grandi quantità di questa sostanza. Eventuali carenze risultano perciò, difficili da individuare attraverso dei particolari sintomi. Occorrerà quindi procedere con esami clinici.
Si tratta di una vitamina utile per il regolare funzionamento del nostro metabolismo. Agisce sulla sintesi del DNA ed ha effetti molto positivi sulla salute del cervello e del sistema nervoso in generale.
E’ utile per lo sviluppo e la crescita del cervello, nonché per la produzione di globuli rossi e la formazione del midollo osseo. Questa vitamina sembra non essere tossica neppure a dosi molto elevate rispetto a quelle consigliate. Svolge, inoltre, un ruolo importante per la salute del sistema nervoso. Esercita una grande azione nei confronti del metabolismo dell’omocisteina permettendo, così, di evitare i depositi di colesterolo nei vasi sanguigni.
Il fabbisogno giornaliero è basso: gli adulti, infatti, necessitano di circa 2 microgrammi al giorno. Le dosi aumentano per le donne in gravidanza. Per i neonati, il fabbisogno è di 0,5 microgrammi, mentre da uno a tre anni sale a 0.7 microgrammi, passando poi per dosi sempre maggiori in correlazione con la crescita.
La vitamina B12 si trova negli alimenti di origine animale, specialmente nella carne, anche magra.
Si trova in quantità superiore nel fegato, che è la miglior fonte, ma anche nel pesce come lo sgombro, le sardine e l’aringa. Buone dosi ne ritroviamo anche nelle uova, nei molluschi e nel latte e derivati. Una dieta sana ed equilibrata, generalmente, ne contiene quantità necessarie e sufficienti. Una dieta totalmente vegetariana o una mancanza di uova, latte e derivati potrebbe, comunque, causare una carenza.
L’eccesso di questa vitamina nel sangue è una situazione piuttosto rara.
Gli eccessi tendono ad essere, solitamente, espulsi tramite le urine. In ogni caso, questa situazione potrebbe causare tremori, gonfiori e battito cardiaco accelerato o, in forma più seria, problemi ai reni. si tratta, però, di ipotesi abbastanza remote.
E’ difficile anche riscontrare situazione di carenza di vitamina B12, ma questo può accadere in particolar modo in chi segue diete vegetariane/vegane o nel caso in cui non funzioni bene, a livello intestinale, il meccanismo di assorbimento.
La carenza può dare sintomi non troppo evidenti. Il fegato può immagazzinare grandi quantità di questa sostanza e, perciò, il problema può essere riscontrato dopo parecchio tempo. Tra i sintomi sono frequenti disturbi del sistema nervoso, anemia, formicolio agli arti, perdita memoria, depressione. Una conseguenza abbastanza rilevante è quella che viene definita “anemia perniciosa” che deriva dall’incapacità dello stomaco di produrre una sostanza che legandosi alla vitamina B12 aiuta l’assorbimento.
Innanzitutto, può provocare insonnia.
La carenza di questa vitamina è da evitare in gravidanza per non incorrere in conseguenze dannose sul nascituro.
Nei casi di carenza della vitamina, generalmente, vengono consigliati degli integratori specifici. Si tratta di prodotti naturali, che possono essere assunti, di conseguenza, anche da coloro che vengono considerati come facenti parte della “fascia debole”. E’ sempre opportuno, tuttavia, concordarne l’utilizzo con il proprio medico di fiducia.
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