Grazie alle cure e i progressi medici, i malati di cancro hanno aspettative di vita sempre più lunghe.
Ogni anno purtroppo sono diagnosticati ben 900 casi in cui i bambini sono affetti da tumori. Sebbene nel più delle volte i bambini che soffrono di questo male sviluppano una maturità superiore alla media si deve tenere conto che sono sempre bambini. Hanno voglia di giocare e di ridere, spesso non è facile, l’importante è provarci.
I bambini a cui è stato diagnosticato il cancro dovranno inevitabilmente modificare il proprio stile di vita – sia che abbiano la leucemia sia tumore maligno al cervello.
Dipende tutto dalla situazione: alcuni bambini col cancro sono in ospedale e non interagiscono “normalmente” con altre persone. Altri potrebbero essere a casa per la maggior parte del tempo, ma vanno spesso in ospedale per dei test o ricevono assistenza a casa.
Qualunque sia la situazione, molte famiglie che erano abituate al calcetto o alla danza potrebbero trovarsi in difficoltà a pensare ad attività che un bambino col cancro può fare così come qualsiasi altro coetaneo.
La difficoltà risiede nel trattare con un bambino che non ha un’infanzia come gli altri. Importante è che i genitori non si facciano vedere in difficoltà e tristi perché potrebbe influenzare l’umore del bambino.
Puoi prendere una maglietta di poco valore e creare una stampa con la puffy paint.
Esistono i giochi tradizionali che non hanno secondi fini, vogliono solo far svagare. Esistono anche i giochi terapeutici. Attraverso questi giochi i medici riescono a captare come stanno psicologicamente i bambini. Ai bambini non cambia nulla tra un gioco tradizionale e uno terapeutico. In molte città di Italia vengono fatte delle raccolte di giochi da donare agli ospedali. E’ un buon modo per aiutare chi è più in difficoltà di noi e soprattutto dare nuova vita a giocattoli che magari abbiamo dimenticato in cima ad un armadio.