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Durante il mese di gennaio 2021 potrebbero verificarsi delle modifiche al prezzo di vendita dei farmaci di fascia C con ricetta.
L’aumento del prezzo dei famarci avviene infatti soltanto in anni dispari. Perché?
L’articolo 1, comma 3, del decreto-legge del 27 maggio 2005, il cosiddetto Decreto Storace – diventato poi legge n. 149 del 2005 – prevede che l’aggiornamento del prezzo dei farmaci spetti ad un preciso periodo. I farmaci di fascia C con ricetta possono subire un aumento di prezzo solo ed esclusivamente nel mese di gennaio degli anni dispari.
Diversamente accade per le riduzioni di prezzo che invece possono essere stabilite in qualsiasi momento dell’anno.
Occorre però ricordare che il farmaco che abbia subito modifica del prezzo, deve presentare correttamente quest’ultimo sull’etichetta. Se questo fosse stato aggiornato nella banca dati ma non fosse stato modificato sull’etichetta, il cittadino è tenuto a segnalarlo, in quanto – secondo la legge sanitaria – è vietata la vendita di medicinali a un prezzo di vendita diverso rispetto a quello segnato sull’etichetta.
L’aumento del prezzo negli anni dispari interessa i farmaci di fascia C. Essi sono tutti quei medicinali che non appartengono alla fascia A – ovvero quelli gratuiti perché a carico dello stato. Quelli di classe C, sono invece a totale carico del cittadino. Sono quelli che curano patologie non gravi e che non sono considerati come essenziali o salvavita. Sono, in sostanza, medicinali di automedicazione.
I farmaci interessati alle modifiche non dovrebbero essere più di 770, e tale aumento equivale a meno di un euro, per essere precisi il 5,7% in più rispetto ai prezzi fissati precedentemente.
L’azienda che decida di aumentare il prezzo di alcuni farmaci deve comunicarlo entro il 31 gennaio (dell’anno dispari). E dovrà indicarlo almeno 15 giorni prima che il nuovo prezzo venga disposto sull’etichetta, secondo una data segnalata dall’azienda stessa.