Come fare l’autopalpazione del seno

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L’autopalpazione del seno è un esame periodico che tutte le donne possono svolgere da sole a partire dai 20 anni.

Aiuta ad imparare a conoscere l’aspetto del proprio seno e di notarne qualsiasi cambiamento e, insieme a mammografia ed ecografia mammaria, fanno parte dello screening di routine per ridurre il rischio di diagnosi di tumore al seno in fase avanzata.

Quando fare l’autopalpazione del seno

Una volta al mese è buona abitudine per ogni donna, alla fine dell’adolescenza e dello sviluppo ormonale, entrare in confidenza con il proprio seno in modo da riconoscerne ogni eventuale cambiamento rispetto alla fisionomia di base.

L’autopalpazione del seno si esegue una settimana dopo la fine del ciclo quando risulta meno turgido o dolorante, se si è in gravidanza o in menopausa invece, è indifferente quando eseguirla.

Come fare l’autopalpazione del seno

In piedi:

  1. Davanti allo specchio se ne osservare intanto la forma con le braccia rilassate lungo i fianchi.
  2. Poi, con le braccia appoggiate al bacino, si contraggono i muscoli spingendo forte per evidenziare eventuali imperfezioni naturali.

    Ricordate però che le due mammelle non sono mai perfettamente identiche, non spaventatevi se sono asimmetriche.

  3. Si presta quindi attenzione ai mutamenti nel disegno, un alterazione dei contorni, gonfiori, anomalie della pelle o dei capezzoli.
  4. Stessa cosa si esegue a braccia ben alzate, perlustrando visivamente anche la zona ascellare, e di profilo, verificando se ci sono irregolarità o sporgenze.
  5. A questo punto si piega il braccio destro dietro la nuca e si inizia a palpare delicatamente il seno destro con la mano sinistra tenendo le dita tese.

    Si andrà alla ricerca di masse anomale, indurimenti o ispessimenti.

  6. La stessa operazione si ripete sul seno sinistro.

Questo controllo sarà agevolato se eseguito sotto la doccia, certi cambiamenti del seno sono infatti maggiormente percepibili al tatto con la pelle umida ed i tessuti rilassati dal calore.

L’esame continua poi in posizione distesa:

  1. Sdraiatevi, così il seno si appiattirà sul petto e il tessuto sarà più uniforme.
  2. Con un cuscino sotto la spalla sinistra e con la mano sotto la nuca, si andrà a premere delicatamente con la mano destra (dita tese e mano piatta) il seno sinistro, con movimenti circolari.

  3. Procedere in senso orario completando tutto il cerchio e senza tralasciare la zona tra seno e ascella a caccia di noduli e bozzi.
  4. Spostando il cuscino sotto l’altra spalla, ripetere con il seno destro.
  5. Infine stringere delicatamente i capezzoli per esaminare possibili fuoriuscite di liquido, siero o sangue, da verificare in caso con un fazzolettino bianco per controllarne il colore.

Tutte queste manovre è importante che vengano eseguite sempre nello stesso modo e nello stesso periodo per potersi accorgere per tempo di anomalie anche minime.

Se nel corso delle autopalpazioni dovessero venire scoperti noduli, infossamenti o secrezioni, è importante informare immediatamente il proprio medico che provvederà a prescrivere le indagini diagnostiche del caso.