Benefici e controindicazioni della mela cotogna

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La mela cotogna è un frutto di antica origine che risale addirittura al tempo dei Greci, Romani e Babilonesi.

Originario dell’Oriente, il cotogno si è poi diffuso anche nella zona del Mediterraneo. In Italia questa pianta è arrivata negli anni Sessanta del Novecento e ancora oggi non è particolarmente conosciuta.

Impariamo quindi a conoscere meglio la mela cotogna scoprendo i benefici e le controindicaizoni di questo frutto.

Valori nutrizionali della mela cotogna

Le mele cotogne contengono 60 kcal ogni 100 gr. di prodotto. Le altre proprietà nutrizionali del frutto sono: 15 gr.

di carboidrati, 0,4 gr. di proteine e 0,1 gr. di grassi.

Benefici della mela cotogna

La mela cotogna è un frutto sodo e dal profumo caratteristico che vanta un sapore unico. Grazie alla grande quantità di tannini, pectine e mucillagini, questo alimento risulta in grado di regalare numerosi benefici alla salute di chi lo consuma.

Le proprietà tonico-astringenti della mela cotogna sono utili per ridurre in modo importante i problemi di peristalsi intestinale.

Tra i benefici di questa varietà di mele ricordiamo anche quelli anti-invecchiamento. Le mucillagini presenti nei semi infatti sono utili per rallentare l’invecchiamento delle cellule e per contrastare la formazione delle rughe.

Questo frutto è poi in grado di ridurre le infiammazioni in modo del tutto naturale. Grazie alle proprietà antibatteriche, le mele cotogne riescono a contrastare le infezioni alle vie aeree superiori.

Utilizzare il decotto di mela cotogna per fare dei gargarismi è un ottimo modo per ridurre il problema del mal di gola e la tosse.

In generale, anche bere questo decotto è un ottimo modo per alleviare i sintomi del raffreddore.

Controindicazioni della mela cotogna

La mela cotogna non presenta delle particolari controindicazioni.

Le foglie del cotogno sono però tossiche in quanto contengono amigdalina.

Per evitare problemi è bene consumare questa varietà di mele cotte. Questo consiglio vale soprattutto per le donne in gravidanza che eviteranno in questo modo il rischio della toxoplasmosi.