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Per la stragrande maggioranza degli italiani il pane è un cibo base dell’alimentazione, immancabile durante pranzo e cena, ma a volte usato anche come base per qualche spuntino.
Di tipi di pane ce ne sono molti, quello che più è in voga negli ultimi anni è il pane integrale, spesso inserito all’interno delle diete. Alcuna di esse però ancora oggi bandiscono in pratica i carboidrati dalla tavola: quando sarebbe meglio mangiare il pane integrale dunque, e in che quantità?
Il pane integrale non è nient’altro che un tipo di pane ottenuto dalla cottura in forno di un impasto a base di farina integrale (di grano tenero solitamente), acqua, sale e lievito (di cui si può fare a meno).
Le proprietà nutrizionali del pane integrale sono ottime, e risulta infatti leggermente meno calorico rispetto al pane bianco. In 100 grammi di pane integrale vi sono 224 calorie, oltre a : 36 g di acqua, 7,5 g di proteine, 1,3 g di lipidi, 0 mg di colesterolo, 48 g di carboidrati, 6,5 g di fibre, 2,5 mg di ferro, 25 mg di calcio, 180 mg di fosforo, 293 mg di sodio, 0,1 mg di vitamina B1 o Tiamina, 0,1 mg di vitamina B2 o Riboflavina.
Come si evince chiaramente, il pane integrale oltre ad essere un’ottima fonte di carboidrati, contiene più minerali e fibre rispetto al pane bianco. Quest’ultime in particolare sono ottime per aiutare a risolvere i problemi di stitichezza in quanto facilitano la digestione e l’attività intestinale. Inoltre le fibre aumentano il potere saziante di questo alimento, riducendo l’appetito e rendendolo l’alimento ideale per molte diete. In ultima ratio, la totale assenza di colesterolo permette al pane integrale di essere inserito anche nelle diete dei soggetti con problemi cardiovascolari.
Si noti che per avere benefici dal pane integrale basta mangiarne due fette al giorno.
Il pane integrale andrebbe mangiato, nelle giuste quantità chiaramente, da tutti o quasi. Le sue qualità lo rendono un alimento particolarmente indicato per le diete con poche calorie e carboidrati, oltre che per le diete degli sportivi. Sono poche le circostanze che rendono sconsigliabile l’assunzione di questo alimento, una di queste è’ l’assunzione di integratori di ferro.
Meglio in questo caso non mangiare pane integrale per non rischiare di influire in maniera negativa su l’assorbimento degli integratori da parte dell’organismo.
Il pane integrale è invece particolarmente utile per combattere stitichezza e diabete in quanto è un alimento ricco di vitamina B e dalla forte azione antiossidante. Tra gli svariati benefici del pane integrale c’è anche quello di assorbire i grassi ed il colesterolo, riducendo anche l’assorbimento delle sostanze cancerogene riduce il rischio che all’interno del nostro corpo si sviluppino alcuni tipi di cancro.
Alcuni piccoli dettagli possono aiutarci a capire cosa stiamo acquistando mentre facciamo la spesa: se il pane è davvero buono è innanzitutto la crosta a dirlo. essa deve essere omogenea e non fragile, nel caso si sbriciolasse troppo questo vorrebbe dire che il pane è stato cotto alla temperatura sbagliata e potrebbe causarci fastidi alla digestione. Anche la mollica è un fattore: meglio che sia compatta e senza buchi, in caso contrario saremmo di fronte ad una lievitazione insufficiente con una lavorazione dell’impasto non sufficientemente attenta.