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Tazza di Tè.
Capita a tutti di provare stanchezza o spossatezza; due sensazioni e stati fisici che non ci permettono di concentrarci a dovere nelle classiche occupazioni quotidiane. Tuttavia, è possibile ovviare al problema con un rimedio semplice, ma molto efficace: bere una tazza di tè.
Lo possiamo leggere in uno studio pubblicato su”Nutritional Neuroscience“, un famoso periodico scientifico, tra le cui pagine si esaltano ancora una volta le virtù benefiche di questa bevanda.
La conclusione a cui i ricercatori sono giunti, dopo aver svolto diverse analisi su 44 volontari, è che consumare tè aumenta vigilanza e concentrazione nello svolgere i compiti assegnati. Il motivo? Molto semplice: secondo gli studiosi la proprietà anti-stanchezza è da imputarsi alla L-teanina, un amminoacido presente in grande quantità proprio nel tè.
Il tè è una bevanda che consiste in un infuso o decotto, e viene ricavato dalle foglie di una pianta legnosa, ovvero la Camellia sinensis, particolarmente diffusa in oriente e in Kenya.
E poi è uno dei simboli del Regno Unito: il famoso english tea delle 5. Tutte le vaste varietà, che vediamo anche sugli scaffali del supermercato, derivano dalla stessa pianta; ma sono ottenute attraverso l’impiego di trattamenti diversi, ovvero dal tipo di “fermentazione”.
Questo infuso contiene la tanto amata caffeina, grande amica e sostenitrice degli studenti universitari di tutto il mondo, ovvero un alcaloide che stimola il nostri sistema nervoso; teanina, un amminoacido psicoattivo che ha il merito di ridurre stress mentale e fisico, inducendo uno stato di rilassamento; catechina, un antiossidante presente soprattutto nel tè verde e in quello bianco.; teobromina e teoffillina, ovvero due alcaloidi stimolante, sostanze organiche di origine vegetale e dotate di grandi effetti farmacologici, in relazione all’assunzione di piccole dosi di sostanza; e infine fluoruri, diffusi in natura.
Gli effetti dipendono dal tipo di bevanda e dalla modalità di infusione, vale a dire dalla temperatura e durata di ebollizione. Vediamo più nello specifico: un’infusione breve, di circa 2 minuti, estrae dalle foglie soprattutto caffeina, dunque si otterrà un infuso dalle proprietà stimolanti; insomma per chi ha bisogno di mantenersi sveglio e vigile per causa di forze maggiori. Diversamente, da un’infusione più lunga, tra i 3 e i 5 minuti, ha il merito di estrarre anche l’acido tannico, che stempera l’effetto della caffeina, in quanto si combina con essa, inducendo uno stato di rilassamento.
Ve ne renderete conto perché questa proprietà rende il tè più amaro.
Insomma, a seconda della durata di ebollizione, potrete ottenere l’effetto che più si addice alla vostre esigenze. Che sia una full immersion di studio o un po’ di sano e meritato relax; il tè è un ottimo rimedio naturale per la stanchezza e lo stress. Lo conferma anche la scienza. Ma, come tutte le cose, non bisogna eccedere nelle quantità, in quanto a lungo andare possono sempre nuocere alla salute.
Il tè, oltre avere proprietà benefiche ed essere un ottimo rimedio naturale contro la stanchezza; può essere anche un ottimo pretesto per incontrarsi con le amiche e trascorrere un piacevole pomeriggio. Soprattutto nelle giornate uggiose e invernali, quando il vostro unico desiderio è passare la vita sotto una caldissima e morbidissima coperta. Un bel tea party è ciò che può fare a caso vostro. Magari davanti a un bel film, mentre tra un biscotto e un altro vi aggiornate sulle recenti novità.
Inoltre il tè, e tutti gli infusi a base di erbe, può essere un ottimo rimedio naturale contro i malanni di stagione; quali raffreddore e influenza. A tal proposito, il tè verde è degno della nostra attenzione, come hanno dimostrato anche degli studi recenti condotti presso l’Università della Florida. Questa bevanda ha questi effetti benefici, in quanto contiene degli amminoacidi particolari; chiamati catechine. Questi hanno il merito di rafforzare il sistema immunitario e contrastare virus, come quelli dell’influenza.
Inoltre contiene un alcaloide, chiamato teofillina, che apre le vie respiratorie procurando un piacevole sollievo. Il modo migliore di bere questo infuso, potenziandone i benefici, è con un cucchiaio di miele e una spolverata di cannella.
È interessante sottolineare che il tè ha fatto parte della farmacopea, ovvero l’arte di preparare i medicinali, dell’antica Cina per migliaia di anni; non a caso, in questa regione è molto popolare il detto “Dopo 3 anni il tè è un tesoro, dopo 7 una medicina”.
Occorre specificare che questo detto è relativo a una varietà di tè bianco: lo Yin zhen, il quale si distingue dagli altri per la sua ricchezza di polifenoli.
Nei testi antichi di medicina cinese, ci sono molte virtù attribuite a questa bevanda: stimola la circolazione del sangue; aiuta la digestione; accelera il metabolismo; ha un effetto benefico sulla pelle, difendendola dalle radiazioni solari e rallentando l’invecchiamento; riduce il muco cattivo; stimola la mente e molti altri.
Insomma più tè per tutti!