Molti pazienti nel corso della loro vita hanno bisogno di assumere antidolorifici, per diverse ragioni.
Questi farmaci sono spesso fondamentali per sopportare il dolore, ma esiste il rischio di passare da una situazione di bisogno a una di dipendenza da questi medicinali. L’esperto Scott Fishman risponde qualche domanda sugli antidolorifici.
Qual è la differenza tra essere dipendenti e aver bisogno degli antidolorifici?
La paura della dipendenza ha fatto sì che molti dottori non prescrivessero antidolorifici che servivano ai pazienti per vivere una vita normale.
I medici sanno da anni che gli oppioidi non portano necessariamente dipendenza. Possono essere presi a lungo per motivi di salute. Più di dieci anni fa, il neurologo Russell Portenoy, di recente a capo dell’American Pain Society, esaminò gli studi su più di 25000 malati di cancro. La maggior parte di loro ha assunto oppioidi per molti anni. Dell’intero gruppo, solo pochi ha mostrato segni di dipendenza.
Ognuno di loro dipendeva aveva bisogno di queste cure.
Tuttavia, i loro bisogni fisici erano tutt’altro che una dipendenza. La dipendenza è una condizione biologica e psicologica che costringe una persona a soddisfare i propri bisogni a ogni costo. È un comportamento compulsivo che richiede sempre più droghe, senza pensare alle possibili disfunzioni. Una persona dipendente dagli oppioidi ha una malattia che pregiudica il funzionamento ottimale del corpo e porta all’uso incondizionato di droghe, nonostante le conseguenze negative.
Un paziente la cui cura comprende antidolorifici, invece, vive meglio anche se ciò dipende da essi.
Utilizzando gli oppioidi in maniera controllata e per un lungo periodo, sarà in grado di tornare a lavoro, di avere una vita familiare e di dedicarsi ai propri hobby. Il bisogno è uno stato fisico che avviene quando l’assenza di una droga causa una reazione nel corpo. Il bisogno è solo uno stato fisico che indica che il corpo si è abituato così tanto ad avere una determinata droga dentro di sé che la sua rimozione improvvisa porterebbe a conseguenze negative, come l’astinenza.
Può succedere con qualsiasi tipo di droga.
Un buon esempio di bisogno è l’uso della caffeina di un avido bevitore di caffè. Se sei abituato a bere varie tazzine di caffè al giorno, capirai di averne fisicamente bisogno se non ne prendi per uno o due giorni. Questo non vuol dire che sei dipendente dalla caffeina. Vuol dire solo che il tuo corpo è sorpreso di non vedere quello che si aspetta.
Nel caso degli oppioidi, una certa quantità al giorno fa il suo dovere, e non si sente il bisogno di averne ancora. Se si interrompe il trattamento, le conseguenze sono fisiche (sudorazione, diarrea, battito accelerato, nausea), non psicologiche.
La stessa cosa accade ai diabetici con l’insulina. Lo stesso vale per ogni malato di cuore con i medicinali per la pressione sanguigna. Avere bisogno non significa necessariamente essere dipendenti o fare abuso.
Infatti, l’uso regolare di queste medicine può essere essenziale per restare in salute.
La differenza tra un paziente dipendente dagli oppioidi e uno che ne ha bisogno per dolori cronici è semplice. Il secondo ha migliorato delle funzioni tramite l’assunzione, mentre il primo no.