Gli effetti della caffeina sull’organismo sono un fenomeno largamente studiato ed approfondito da medici e dietologi.
Se è indubbio l’effetto benefico di questa sostanza nella stimolazione degli ormoni in grado di preparare il corpo a migliori prestazioni fisiche, non è altrettanto detto che un’assunzione massiccia determini il buon funzionamento di altre importanti funzioni fisiologiche. L’accelerazione del metabolismo è infatti solo uno degli aspetti legati all’assunzione di caffeina: a far capolino dall’altro lato della medaglia è possibile trovare alcuni svantaggi, come l’aumento della produzione di cortisolo e alcuni disturbi dell’apparato cardiovascolare.
Non da ultimo, è stato osservato come la caffeina influisca su un altro processo fortemente temuto da molte donne: la ritenzione idrica.
Come accennato, la caffeina stimola la produzione di cortisolo. Questo ormone rientra fra i fattori scatenanti della cellulite, in quanto interferisce con l’equilibrio naturale di eliminazione delle tossine e contribuisce ad aumentare l’infiammazione dei tessuti. Il risultato è una compromissione del normale funzionamento del sistema circolatorio, che determina quindi inevitabilmente un rallentamento della circolazione sanguigna e linfatica.
Il ristagno di liquidi ha perciò una diretta conseguenza: la comparsa della cellulite. Se questa spiegazione non dovesse essere sufficiente, esiste poi un altro legame fra caffeina e ritenzione idrica, meno diretto ma altrettanto nocivo. E’ infatti risaputo che il consumo di caffè o bevande contenenti caffeina è associato in molti casi all’aggiunta di zuccheri. Alcuni caffè proposti da alcuni produttori sono ricchi di calorie, e se consumati frequentemente possono contribuire all’aumento di peso.
L’ingrassare, si sa, è uno dei fenomeni più strettamente collegati allo sviluppo di inestetismi cutanei.
Queste sono le spiegazioni portate avanti da una parte degli scienziati che si sono fino ad oggi occupati di questo tema. Esistono tuttavia opinioni contrastanti sull’argomento, soprattutto perchè è noto come un consumo moderato di caffè abbia comprovati effetti diuretici. Caffeina e cellulite sono davvero legate fra loro? La risposta a questo interrogativo starebbe ancora una volta nel mezzo: caffè sì, ma senza esagerare.
Alcune ricerche suggeriscono di ingerire un massimo di 300 mg di caffeina al giorno, che equivalgono all’incirca a tre tazzine da espresso. In aggiunta, può essere interessante sapere che il contenuto di caffeina all’interno del caffè stesso varia in base alla qualità della pianta: la comune miscela arabica per esempio, contiene un quantitativo di caffeina considerato intermedio. La soglia di tolleranza rispetto a questo valore è naturalmente influenzata dalle caratteristiche individuali, come peso, altezza e presenza di patologie.
Bisogna infine ricordare che, cellulite a parte, il consumo di caffeina è fortemente sconsigliato a coloro i quali sono affetti da malattia da reflusso gastro-esofageo o da cardiopatia.