L’utilizzo della camomilla rappresenta uno dei rimedi naturali più antichi di tutti i tempi.
Nota per la sua potente azione rilassante e sedativa che favorisce il sonno notturno, è anche utilizzata da alcune persone per digerire più facilmente. Ma rappresenta realmente una soluzione efficacie?
La camomilla è una pianta della famiglia delle Asteraceae, appartenente al genere Matricaria, che cresce spontaneamente soprattutto in Asia ed Europa anche nei terreni meno fertili. Riconosciuta da chiunque, si caratterizza per un aspetto semplice e campagnolo.
Le sue proprietà vengono ricavate principalmente dai suoi fiori profumati e bianchi denominati capolini. Dal loro raccolto è possibile sfruttare i benefici della camomilla che rappresentano un vero toccasana per la salute sia di adulti che di bambini:
La camomilla agisce in maniera delicata quindi il suo utilizzo è indicato anche per i bambini appena nati. Inoltre, alcuni acidi organi presenti al suo interno contengono delle proprietà antidolorifiche utili nei casi dei dolori reumatici come mal di testa o mal di schiena.
La sua azione spasmolitica consente di rilassare il corpo e di combattere gli spasmi muscolari, i crampi mestruali e di conseguenza anche la digestione; le pareti intestinali vengono allentate e distese.
Quando si consuma un pasto troppo calorico e pesante si può ricorrere infatti ad una tazza di questa pianta per smaltire il cibo e per migliorare le prestazioni dell’apparato gastrointestinale. Per garantire la sua efficacia occorre prepararla nel modo corretto:
Qualora infatti il tempo di infusione dovesse risultare troppo prolungato, la camomilla inizierebbe a rilasciare delle sostanze eccitanti che apporterebbe un effetto contrario all’organismo. Per addolcire la bevanda è possibile aggiungergli un cucchiaino di miele, anch’esso considerato un toccasana.