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La prevenzione è fondamentale per tutte le malattie, in particolare per i tumori.
Finché non troveremo una cura efficace, infatti, prevenire sarà sempre la migliore arma a nostra disposizione. Questo è vero soprattutto per il cancro al polmone. Si tratta di un tumore per cui è possibile fare molto seguendo determinate linee guida. Scopri di più in questo articolo.
A differenza di molti altri tipi di cancro, ci sono alcuni passi che puoi seguire per prevenire il cancro al polmone.
Possono sembrarti cambiamenti minimi nella tua routine, ma a lungo andare possono fare la differenza. Ecco i principali comportamenti da seguire per prevenire questo specifico tipo di cancro.
Inoltre, smettere di fumare ti aiuterà a ridurre il rischio di patologie cardiovascolari, quindi è una doppia vittoria. Oggigiorno sono disponibili numerosi corsi e aiuti se hai difficoltà a smettere.
Ma se si degrada nei suoi composti radioattivi, questi si legano al pulviscolo atmosferico e si attaccano alla parete dei bronchi. Alla lunga, questo può portare al cancro al polmone. Oggi si calcola che tra i 5 e il 20% dei tumori polmonari sia causato dal radon. Una percentuale di rischio inferiore solo al fumo di sigaretta.
Oltre alle linee guida sopra illustrate, ci sono altri comportamenti importanti da seguire.
I consigli di questa sezione, in realtà, non sono specifici per il cancro al polmone, ma servono per proteggersi da tutti i tipi di cancro e da molte altre patologie.
Infine, assicurati di sottoporti a controlli regolari.
Negli ultimi anni sono stati sviluppati nuovi approcci alla chemioterapia. Attualmente test clinici stanno investigando sull’uso di terapie neoadiuvanti (chemioterapia o una combinazione di chemioterapia e radiazione prima dell’intervento) per lo stadio iniziale del cancro al polmone.
Altri test clinici stanno sperimentando nuovi farmaci per la chemioterapia, mentre altri studi stanno verificando se l’efficacia dei farmaci esistenti per la chemioterapia possa essere aumentata combinandoli tra di loro o con la radioterapia.
Vaccini, confezionati dalle cellule tumorali del paziente o da una proteina comune alle cellule cancerogene del polmone, sono attualmente sotto indagine. Questi utilizzano il sistema immunitario del corpo per combattere il cancro. L’obiettivo è fare in modo che il sistema immunitario riconosca sostanze anomale nelle cellule cancerogene del polmone e, di conseguenza, uccida queste cellule.
In laboratorio si stanno producendo degli anticorpi appositamente concepiti che possono essere iniettati nei pazienti per cercare cellule cancerogene nel polmone. Tossine o atomi radioattivi possono essere legati a questi anticorpi, in modo che gli agenti chimici atti alla distruzione delle cellule o la radiazione siano mirati in maniera specifica alle cellule cancerogene, prevenendo la distruzione delle cellule sane del corpo. Questi anticorpi specializzati (monoclonali) vengono studiati durante i test clinici da soli e in combinazione con i regimi standard di chemioterapia.
Nei test clinici si stanno studiando speciali farmaci denominati inibitori dell’antigiogenesi, da soli e in combinazione con i regimi standard di chemioterapia. Questi agenti sono progettati per bloccare la formazione di vasi sanguigni verso il tumore, lasciandoli così morire di fame e, possibilmente, uccidendoli.
Si stanno progettando piccole molecole per individuare in maniera specifica e interferire con alcuni aspetti del funzionamento della cellula tumorale. Un esempio di questo tipo è un composto sperimentale chiamato ZD1839 (Iressa), un inibitore del recettore del fattore di crescita dell’epidermide (RFCE), che è presente in alcuni pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule.