Cardamomo: caratteristiche, proprietà benefiche e controindicazioni

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Il cardamomo è una spezia conosciuta nel Mediterraneo fin dai tempi degli Antichi Greci e Antichi Romani che lo usavano per preparare profumi.

Il cardamomo ha numerose proprietà benefiche per l’organismo e attualmente è la terza spesa più costosa dopo zafferano e vaniglia.

Proprietà del cardamomo

Il cardamomo ha proprietà molto importanti a livello curativo. Tra i suoi benefici dobbiamo ricordare certamente quello di aiutare in maniera naturale la digestione, lenire i problemi intestinali e curare il male allo stomaco. Risulta in grado di contrastare il gonfiore addominale e di eliminare il dolore a livello intestinale.

Nella medicina ayurvedica il cardamomo è usato come cura per il sistema urinario e anche per alleviare la tosse e le emorroidi. Questa spezia risulta utile anche per trattare influenza e raffreddore.

Le sue numerose proprietà benefiche derivano dalla grande quantità di vitamine, sali minerali e oli essenziali che la spezia contiene. Il cardamomo ha infatti capacità antisettiche e digestive molto importanti e riconosciute da sempre. I semi del cardamomo sono ricchi di sostanze nutrenti: contengono molto potassio, calcio, manganese e cineolo, ovvero la sostanza che dona alla spezia le proprietà antibatteriche.

Masticare le bacche di cardamomo aiuta molto a combattere l’alito cattivo. Inoltre, secondo alcuni studi recenti, l’olio essenziale di cardamomo sembrerebbe avere anche un effetto cardio-protettivo in quanto risulta in grado di abbassare i livelli di colesterolo e la pressione arteriosa. Il cardamomo è utile anche per abbassare la glicemia perché tiene sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue.

Effetti collaterali

Il cardamomo non presenta dei particolari effetti collaterali degni di nota. Sconsigliamo comunque di assumerlo per periodi di tempo molto lunghi. Le donne in gravidanza devono evitare di mangiare il cardamomo e anche chi soffre di calcolosi della colecisti perché potrebbe sollecitare la motilità e di conseguenza portare a dolori addominali o persino a coliche.

Chi assume farmaci antiaggreganti come l’aspirina dovrebbe evitare di mangiare cardamomo perché sono state rilevate delle interazioni.

Consigliamo in questi casi di rivolgersi al proprio medico prima di mangiare questa spezia.

Utilizzi del cardamomo

Il cardamomo è una spezia molto impiegata nella cucina sia per ricette salate che per ricette dolci. Ha un aroma unico, forte e deciso che lo rende utile anche per dare sapore liquori e bevande. Molto famoso è il caffè al cardamomo che si prepara inserendo qualche seme pestato all’interno della mola del caffè.

Alcuni piatti indiani hanno il cardamomo come ingrediente di punta, un esempio è il Garam masala.

I semi del cardamomo si possono usare anche per realizzar infusi e tisane benefiche per la digestione: consigliamo di provare una di queste bevande dopo un pasto sostanzioso per comprenderne i benefici. Per realizzare gli infusi basta mettere un cucchiaino della spezia in acqua bollente e poi filtrare prima di bere ancora caldo.

Sono molto utilizzati anche gli oli essenziali di cardamomo. Suggeriamo di provarli per fare fumigazioni utilizzando 5 gocce di olio essenziale in acqua bollente.
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