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La carnitina rientra nell’elenco di “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico” redatto dal Ministero della salute.
Parlando di carnitina (dal latino “carnis”, carne) si intende una sostanza presente naturalmente nei tessuti organici dove svolge principalmente la funzione di trasportatrice degli acidi grassi verso le cellule, dove verranno poi degradati e convertiti in energia.
Viene sintetizzata dal nostro corpo da fegato e reni solo il 25% del nostro fabbisogno giornaliero di carnitina, il restante fabbisogno si può assumere tramite gli alimenti che ne sono ricchi: carni rosse, latticini, soia, avocado, carciofi, legumi, alcuni cereali, banane, albicocche, etc.
Si può tuttavia, in presenza di carenza (che può dipendere da diverse patologie) o di un aumentato fabbisogno come nel caso di atleti e body builder, assumere anche come integratore.
I benefici della carnitina sull’organismo sono molteplici:
Si è rivelata utile nel combattere la depressione.
Nonostante tutti questi possibili benefici, la carnitina, assunta come integratore, non è esente da possibili effetti collaterali e controindicazioni. Vediamo nello specifico quali.
Gli effetti collaterali dell’assunzione di integratori di carnitina riguardano principalmente il sovradosaggio e si manifestano a livello gastrointestinale:
Inoltre sono possibili disturbi a livello ematico come l’aumento dell’aggregazione piastrinica che talvolta pùò causare
Molto raramente sono stati riscontrati, in pazienti a rischio, un aumento di sintomi psichiatrici tra cui agitazione e disturbi del comportamento, probabilmente in relazione alla sua azione ormonomodulante.
L’assunzione di integratori di carnitina è sconsigliata a chi è affetto da epilessia perchè potrebbe scatenare episodi convulsivi.
Controindicata anche in alcune patologie della tiroide a causa della sua azione ormonomodulante, in altre invece è consigliata. Prima di assumerla è sempre bene, quindi, consultare il proprio endocrinologo nel caso si soffrisse di questo tipo di disturbi.
Non è stata dimostrata la tossicità in gravidanza, tuttavia è sempre bene assumerla con cautela e sotto supervizione medica come un qualsiasi farmaco e prodotto non ancora sottoposto a studi approfonditi in quel senso.
Esistono sul mercato diverse tipologie di integratori di carnitina studiati appositamente per le diverse necessità:
Solitamente, in caso di patologie o deficit, viene utilizzata la L-carnitina p l’acetil- carnitina.
Vi sono integratori formulati come veri e propri farmaci nel caso di deficit primari o secondari, iniettabili o in compresse gastroresistenti, per cui è consigliata la prescrizione medica e si acquista in farmacia.
Alcuni integratori sono associati alla vitamina B12 in caso di malnutrizione, convalescenza o terapie debilitanti.
Il dosaggio varia in base alla patologia e al peso del soggetto.
Normalmente si tratta di integratori di carnitina in capsule, polvere o in forma liquida per un rapido assorbimento, da assumere circa mezz’ora prima dell’allenamento.
Viene consigliato di assumere la carnitina sia al mattino a stomaco vuoto, sia prima dell’allenamento, per la produzione di energia. Assunta dopo l’allenamento sembrerebbe favorire un recupero migliore.
Trattamenti estetici
La carnitina è inserita in alcuni farmaci anti adiposità e creme anticellulite grazie alla sua azione brucia grassi.