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Il 23 aprile si è diffusa la notizia di un possibile caso di meningite.
L’ospedale che ha preso in cura il paziente, e da cui è trapelata l’informazione, è il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Vittima di questo caso è un bambino di soli due anni originario della provincia di Frosinone, per la precisione Cassino. Le sue condizioni per il momento sono stabili ma la preoccupazione dei genitori è molto alta.
Inizialmente il bambino era stato ricoverato presso l’ospedale Santa Scolastica per problemi di febbre molto alta e sintomi di cefalea.
Solo tramite delle analisi più accurate lo staff medico si è reso conto che la situazione era più grave del previsto. Successivamente il piccolo paziente è stato trasferito d’urgenza presso il noto ospedale Gemelli di Roma. Non appena avuto la certezza che si trattasse di un caso di meningite, l’Asl ha preso la decisione di informare l’asilo nido nel quale è iscritto il piccolo.
La notizia è circolata in fretta e si è creato un vero e proprio caos.
Tutti sono andati a prelevare i propri bambini dall’asilo per portarli al sicuro nelle loro case. In seguito hanno intasato l’ospedale di Cassino per accertarsi del non avvento contagio. Anche i membri interni dell’ospedale hanno proceduto con delle misure interne alla sanificazione sia di sé stessi che degli ambienti comuni. La stessa situazione si è creata anche all’ospedale Gemelli in cui il paziente di soli due anni è stato ricoverato.
Ciò che è importante è che le condizioni del bambino siano stabili e sia fuori pericolo.
Come mai tutti si sono impauriti nel momento in cui si è sparsa la notizia che riguarda la malattia del bambino? La malattia è chiamata così perché l’infiammazione che provoca attacca le meningi, ovvero quelle membrane che sono all’interno del cranio al di sotto dell’osso cranico. E’ una malattie che colpisce il sistema nervoso centrale (SNC).
Le cause che la provocano possono essere di varia natura. Può essere provocata sia da batteri che da virus ma anche da altri microorganismi. Una delle problematiche di questa malattia è che facilmente può portare alla morte del soggetto infetto. I casi di meningite mortale sono abbastanza rari anche se negli ultimi anni le statistiche dichiarano che i casi di morte dovuti sa meningite sono in aumento.
Essa si diffonde facilmente attraverso i liquidi emessi dal nostro corpo come possono essere gocce di saliva provenienti dalla gola o starnuti.
Queste gocce infette possono essere trasportate in giro dall’aria e circolare nell’ambiente fino a quando non si depositano su qualcosa. Questa malattia di solito si trasmette a persone che vivono a stretto contatto con l’ammalato. Basta solo la condivisione di in bicchiere per avere altissime probabilità di essere a propria volta contagiati.
Un caso di morte di bambino risale a circa un anno fa a Milano. All’ospedale di Rozzano infatti è mancata una bambina di soli 6 anni che aveva contratto la meningite.