Quali sono i dolori più fastidiosi di tutti? Si potrebbe fare un elenco e continuare all’infinito ma, visto che ne sono tanti, ne verranno citati solo alcuni: mal di stomaco, mal di schiena, crampi causati dagli esercizi ecc…
Tuttavia, secondo diversi sondaggi e statistiche, alcune persone sarebbero d’accordo nell’includere, al primo se non secondo posto, il mal di testa.
Alzi la mano chi non ha mai avuto un mal di testa. E se esiste una persona che non ne hai mai sofferto, beh, di certo non è un essere umano. Un mal di testa, chiamato anche cefalea, è un dolore che si può presentare sia alla testa che al collo.
Può essere provocato da vari fattori: uso eccessivo di apparecchi elettronici, troppo stress causato da lavoro o studio, ambienti troppo scuri con un unica fonte di luce forte. Bisogna però tenere in mente che esistono tanti tipi di mal di testa: in quest’articolo verrà affrontato, più specificatamente, la cefalea a grappolo.
La cefalea a grappolo è un tipo di mal di testa che si concentra in un solo lato della testa: quello in cui è posizionato l’occhio.
Rispetto agli altri dolori che si possono verificare nella testa, questo è particolarmente forte e compare maggiormente nelle persone di sesso maschile. Esistono due tipi di cefalea a grappolo:
-Forma episodica, ovvero un mal di testa che dura dai sette giorni a un mese;
-Forma cronica: la cefalea si verifica ogni giorno per un anno, senza avere degli intervalli nei quali non ci sia dolore.
La cefalea a grappolo, come detto precedentemente, è caratterizzata da un dolore lancinante che raggiunge il suo culmine dopo cinque minuti dall’inizio.
I sintomi possibili sono:
– Arrossamento facciale e anche frontale;
– Lacrimazione o sudorazione;
– Sensazione di orecchio “tappato”;
– Congestione nasale;
– Fotofobia.
Rispetto alla normale emicrania, la cefalea a grappolo non è mai accompagnata da altri dolori quali nausea o vomito.
Ad oggi, non sono ancora chiare le cause che portano una persona ad avere la cefalea a grappolo. Per ora, però, si è sicuri del fatto che una causa scatenante di questo dolore è il malfunzionamento di un’area del cervello, cioè l’ipotalamo il quale controlla l’orologio biologico interno che ha il compito di regolare i ritmi di sonno-veglia.
Altri fattori scatenanti possono essere il fumo, lo stress, troppe bevande alcoliche o un ritmo sonno-veglia troppo altalenante.
Esistono varie terapie e cure per ridurre i dolori della cefalea a grappolo. Molti di questi consistono nell’assumere farmaci efficaci nell’arginare questo terribile dolore alla testa, mentre altri sono delle terapie profilattiche, sebbene non si sappia specificatamente la percentuale di efficacia. Tuttavia, è dimostrato che le terapie a base di farmaci riescono a far scomparire la cefalea nel momento in cui si manifestano i dolori, ma non esistono dei modi per poter prevenire che questo accada.
Si può, però, ricorrere a rimedi naturali che però non devono sostituirsi al consulto medico e alle terapie, nei casi gravi naturalmente.
Nel momento in cui si manifestano i sintomi, bisogna interrompere le proprie attività e stendersi in una stanza oscura e silenziosa. Si possono assumere bevande zuccherate, ma a piccoli sorsi; è stato verificato che camomilla e valeriana sono dei veri e propri alleati contro la cefalea. Se si vuole invece agire in modo veloce, un rimedio è bere una tazzina di caffè con un po’ di succo di limone: grazie alle sostanze del caffè e all’acido citrico, si ripristina la corretta circolazione sanguigna dei capillari e si riduce, allo stesso tempo, il dolore.
Per evitare che capiti troppo spesso, bisogna anzitutto dormire in orari giusti e controllare la propria dieta: è necessario eliminare i cibi troppo grassi e poco digeribili, le fritture, salati e freddi. Invece bisogna introdurre, nel regime alimentare, cibi ricchi di Omega 3, Vitamina A e C, Zinco e Selenio.
La cefalea a grappolo può risultare dolorosa e molto, molto fastidiosa. Tuttavia, è importante non entrare nel panico quando avvengono i sintomi poiché non è una cosa grave e la si può curare migliorando i propri ritmi di sonno e mangiando bene.