Siamo vicini a una rivoluzione nell’ambito dei farmaci, in particolare per quanto riguarda i cosiddetti farmaci biosimilari.
Venduti senza nomi commerciali sotto brevetto, i biosimilari rappresentano dei sostituti equivalenti per quanto riguarda i vari medicinali biologici. Le dichiarazioni di apertura dell’AIFA in merito al loro utilizzo sono destinate a stravolgere il mercato farmaceutico.
È in atto una vera e propria rivoluzione nel mercato dei farmaci. Le novità riguardano soprattutto il settore dei farmaci cosiddetti biosimilari, argomento che va a toccare direttamente i pazienti. Durante l’incontro Accesso alle terapie con farmaci biologici: i fenomeni di sottotrattamento e le opportunità offerte dai biosimilari, l’AIFA ha chiarito la sua posizione in merito. L’Agenzia Italiana del Farmaco, tramite le parole di Mario Melazzini, ha presentato la propria posizione ufficiale.
Il Direttore Generale dell’agenzia ha esordito dichiarando i farmaci biosimilari una risorsa terapeutica importante. “In sinergia con i farmaci biologici, possono fornire risposte al problema del sottotrattamento (ossia alla problematica di casi patologici non adeguatamente curati) e garantire ad un numero maggiore di pazienti l’accesso alle terapie” continua Melazzini durante l’evento organizzato il 27 Marzo a Roma dalla stessa Agenzia.
La posizione ufficiale dell’AIFA è stata presentata all’evento tramite il secondo Position Paper sui farmaci biosimilari.
Proprio questo sistema rappresenta un importante strumento di sensibilizzazione. Lo stesso Mario Melazzoni conclude sperando che possa servire da monito e stimolo culturale, oltre che per permettere agli operatori sanitari di fornire le giuste indicazioni riguardo questo tipo di farmaco ai pazienti. Per l’Agenzia i biosimilari sono un’alternativa per garantire un accesso rapido e tempestivo alle terapie innovative di diverse aree. Questi farmaci apportano inoltre un contributo rilevante nel mercato dei biologici, oltre al non trascurabile ruolo di mantenere l’equilibrio della spesa farmaceutica e la tutela dei diritti dei pazienti.
I farmaci biosimilari, ormai un’alternativa ai farmaci equivalenti, sono dei medicinali ‘simili’ a quelli biologici di riferimento ormai non più soggetti alla tutela del brevetto.
L’alternativa che ormai tutti i pazienti conoscono ai farmaci biologici sono proprio quelli equivalenti, anche se ora grazie all’AIFA i biosimili sono destinati a cambiare il mercato farmaceutico. La notizia del Position Paper dell’AIFA ha fatto storcere il naso a diverse industrie del settore.
I dubbi espressi fino a questo momento riguardano proprio l’intercambiabilità tra medicinali biologici e farmaci biosimilari, che contrariamente a ciò che avviene con gli equivalenti generici non sono perfettamente sovrapponibili tra loro.
Il rischio è che vengano fatte gare di intercambiabilità per far si che i medici debbano prescrivere un singolo farmaco, ma il documento dell’Agenzia ribadisce che spetta proprio al medico l’ultima parola sulla prescrivibilità.