La caloria, in termodinamica, è un’ unità di misura, usata per calcolare l’energia.
Più precisamente: la caloria è definita come l’ energia necessaria per innalzare di un grado centigrado la temperatura di un grammo di acqua distillata alla pressione di un atmosfera. Lasciando la scienza alle spalle, vediamo cosa intendiamo nel linguaggio comune con il termine caloria. Innanzitutto bisogna dire che, in generale, quando si citano le calorie, si intende parlare delle kilocalorie e ci si riferisce all’ energia apportata all’ organismo dagli alimenti.
Entra quindi in “gioco” la biologia o, più nello specifico, la nutrizione: quest’ultima si occupa, tra il resto, di studiare la determinazione degli apporti calorici dei vari alimenti. È un dato di fatto che un grammo di carboidrati sviluppa poco meno di quattro kilocalorie, un grammo di proteine, quattro kilocalorie e via discorrendo. Tutti gli alimenti apportano calorie.
I carboidrati, le proteine ed i lipidi hanno un contenuto calorico diverso, in base al cibo da cui derivano: ad esempio, le proteine provenienti dai vegetali contengono meno calorie di quelle derivanti dalla carne.
Per essere più chiari: 100 grammi di lenticchie, ad esempio, apportano meno kilocalorie di 100 grammi di tagliata di manzo.
Oltre a ciò, bisogna tener conto dell’ assimilabilità delle calorie e della digeribilità dell’alimento che stiamo assumendo. Ogni cibo possiede dei valori differenti ma, in linea di massima, è possibile affermare che i carboidrati vengono assimilati dall’ organismo in percentuale molto elevate (si arriva circa al 95-98%); le proteine di origine animale, sono assimilabili fino ad un massimo del 97% mentre quelle di origine vegetale (ad esempio i legumi) secondo all’ 80%; stesso valore, l’ 80%, anche per quanto riguarda l’ assimilazione dei lipidi.
La lista dei cibi scarsamente calorici è piuttosto lunga e ben variegata. Al primo posto troviamo, ovviamente la verdura: carciofi, zucchine, melanzane, cavoli di ogni genere (cavolfiore, broccoli, cavolo riccio, cavolo cappuccio, cavoletti di Bruxelles e via dicendo), coste, spinaci, cetrioli, insalata, finocchi, carote eccetera. Anche alcuni frutti hanno poche calorie: ne sono un esempio le more, le albicocche, i lamponi ed i frutti di bosco in generale, le fragole, pompelmi (sia giallo che rosa), kiwi, mandarini, pesche noci …
Oltre a ciò, analizziamo cibi più “golosi” che comunque apportano poche calorie:
– Il peccato di gola per eccellenza è rappresentato dal cioccolato.
Al contrario di quanto si possa pensare, il cioccolato fondente non è ricco in calorie: sono infatti meno di cinquanta quelle presenti in cento grammi di prodotto (è bene far notare che il cioccolato deve essere fondente almeno al 70%). Si evince, dunque, che un piccolo pezzo di cioccolata può fare bene, sia al corpo che allo spirito: insomma, possiamo consumarla – senza abusarne – senza sentirci troppo in colpa!
– Un altro alimento con poche calorie è il prosciutto cotto: con sole 38 kilocalorie per circa 30grammi (una fetta abbondante).
Ideale per farcire panini, guarnire le stuzzicherie o da abbinare ai crackers.
– I crackers (meglio se integrali) sono un ottimo alleato: con sole 38 kilocalorie per singolo cracker (da 12 grammi circa) costituiscono un ottimo spuntino, saziante, sfizioso e salutare. Ottimo da abbinare al sopra citato prosciutto oppure a una fetta di formaggio magro.
– Il latte (parzialmente scremato o scremato) e lo yoghurt sono altri due cibi scarsissimi di calorie: essi, infatti, apportano circa 36 kilocalorie ogni cento grammi di prodotto.
Un vasetto di yoghurt (magari accompagnato a dei fiocchi d’avena, anch’essi poverissimi di calorie) costituisce uno spuntino spezza fame perfetto; il latte, invece, è perfetto sia a colazione che come sostituto di pasto, per una cena davvero leggera.