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Finalmente qualcuno ha chiarito la ragione per cui siamo ciò che mangiamo e ha sostenuto questa tesi con ricerche mediche e dati.
Il libro indispensabile, Anticancer: A New Way of Life, pubblicato l’8 settembre, è già un best-seller internazionale e ora lo è anche secondo il New York Times. Vi invito davvero ad andare a comprarlo: se siete pronti a combattere il cancro, questo libro vi aiuterà.
Se suona un po’ deprimente, e forse anche noioso… be’, non lo è. Il Dottor David Servan-Schreiber è uno scrittore coinvolgente e ha una storia personale incredibile.
Quando era un giovane ricercatore neurologo, prese il posto di un volontario che non si era presentato per fare una TAC. Qualche minuto dopo, scoprì di avere un tumore al cervello grande come una noce. La prima parte del libro ci guida attraverso questa storia, sorprendentemente ottimista e affascinante. La seconda parte, invece, potrebbe salvarvi la vita. Letteralmente.
Il dottore crede che solo il 15% dei tipi di cancro sia ereditario.
Ciò significa che l’85% si contrae nell’ambiente. E una delle più grandi questioni ambientali che abbiamo sotto controllo riguarda ciò che mettiamo sotto i denti.
Sapevate che una goccia di aglio in olio applicata su una cellula cancerogena in laboratorio, ammazza quella cellula? Al cancro servono cellule vive per proliferare, poiché risucchia la vita da queste ultime e contemporaneamente le danneggia, più o meno come i vampiri nei vecchi film.
E, proprio come in quelle pellicole, l’aglio li tiene alla larga.
Ci sono altre buone notizie: molti altri cibi inibiscono la crescita di cellule cancerogene. Quindi oltre all’aglio, che è il numero uno, ecco qui due dei miei preferiti estratti dal libro.
Il vino rosso contiene polifenoli, incluso il tanto celebrato resveratrolo. Questi polifenoli vengono prodotti durante la fermentazione, per questo c’è una concentrazione più alta nel vino che nel succo d’uva.
Dal momento che si trovano nella pelle e nei semi dell’uva, non ce ne sono così tanti nel vino bianco.
Il resveratrolo agisce sui geni (chiamati sirtuine), conosciuti perché proteggono le cellule sane contro l’invecchiamento. Può anche rallentare i tre stadi di sviluppo del cancro, ovvero iniziazione, promozione e progressione, bloccando l’azione dell’NF-kB.
Il cioccolato fondente (con più del 70% di cacao) contiene un gran numero di antiossidanti, proantocianidine e polifenoli.
Un quadratino di cioccolato fondente ne contiene il doppio rispetto ad un bicchiere di vino rosso e quasi quante una tazza di thè verde propriamente infuso. Queste molecole rallentano la crescita delle cellule cancerogene e limitano l’angiogenesi.
Nota bene: mischiare latticini con il cioccolato cancella gli effetti benefici delle molecole sul cacao. Si dovrebbe evitare il cioccolato al latte.
Raccomandazioni per l’uso: mangiare qualche quadratino di cioccolato fondente con una tazza di thè verde al posto del dessert a fine pasto.
Lynda Fassa è un’esperta di bambini e famiglie di Planet Green. È la fondatrice di Green Babies, la linea di abbigliamento per bambini in cotone biologico e autrice di Green Babies, Sage Moms: The Ultimate Guide to Raising Your Organic Baby e l’imminente Green Kids, Sage Families: The Ultimate Guide to Raising Your Organic Family, entrambi pubblicati dalla Penguin NAL.