Il fegato ingrossato è un sintomo da non sottovalutare: oltre a gestire numerose funzioni vitali, il fegato è l’unico organo ad avere la capacità di autorigenerarsi.
Inoltre è il primo tessuto del nostro organismo a subire le conseguenze di un’alimentazione poco corretta e di alcune cattive abitudini quotidiane.
I sintomi di un fegato ingrossato non sono particolarmente visibili. Solitamente ci accorgiamo di avere questo problema quando l’aumento della massa organica è molto rapido e vistoso, cosa che provoca un forte dolore localizzato proprio nella regione addominale superiore destra.
Qualunque sia la causa del sintomo, i dolori a livello epatico tendono ad aggravarsi solitamente durante la palpazione dell’organo; tale sintomatologia spesso di accompagna ad una tipica colorazione giallognola che compare sulla cute e la superficie bianca degli occhi.
Spesso il fegato ingrossato dipende dalla statosi: un accumulo di grassi, che si manifesta solitamente durante i 50 e i 60 anni, a causa di una dieta ipercalorica e ricca di lipidi, come formaggio e fritture. Anche l’abuso di alcolici e superalcolici causa numerose malattie del fegato.
I segnali d’allarme sono diversi: dai dolori alle difficoltà digestive, dalla perdita di appetito, a stati di febbre accompagnata da debolezza e perdita di peso, fino alle alterazioni cromatiche delle urine e delle feci.
In questo caso è necessario un immediato controllo e un esame clinico specifico, da effettuare attraverso precise manovre pappatorie, un’ecografia e vari esami ematici per individuare le reali cause del fenomeno.
Per depurare il fegato ingrossato ci vuole almeno una settimana: è importante seguire rigorosamente le regole, evitando i cibi più dannosi già alcuni giorni prima di iniziarla, per evitare reazioni negative dell’organismo. Bisogna anche evitare l’assunzione di farmaci.
Ci sono alimenti che vanno tassativamente evitati per tutto il periodo di depurazione: alcol, fritti, carne rossa, latticini, zucchero raffinato e dolci vari. E’ importante bere due bicchieri di acqua tiepida o calda, seguiti da un cucchiaio di succo di limone e uno di olio extravergine di oliva. Grazie a questo rimedio sarà possibile pulire l’organismo, fegato compreso.
Durante le ore notturne bisogna resta a digiuno, in modo da dare al corpo la possibilità di rigenerarsi.
Al mattino, prima di fare colazione, leggera a base di latte di avena e pane integrale, è utile il succo di pompelmo. I pasti devono essere a base di alimenti leggeri, come riso, quinoa, zuppa di verdure, pesce o carne bianca. La cena, assolitamente leggera, non va fatta tardi, dato che il fegato è un organo che si rigenera durante le prime ore della notte e dopo aver terminato il processo digestivo.
Un ottimo rimedio per la salute del nostro fegato è la Garcinia Cambogia, una pianta officinale particolarmente utilizzata nella medicina tradizionale sia cinese che indiana, i cui frutti, fungono potente antiossidante e snellente. I benefici di questa pianta vengono descritti dalla scienza ayurvedica, grazie all’azione dell’acido idrossicitrico, che accelera il metabolismo basale dell’organismo, diminuendo l’assunzione di grassi e ostacolando la presenza di zuccheri nel sangue.
Tanti sono sono i suoi usi, tanto che la Garcinia Cambogia può essere infatti assunta anche in forma di decotto, infuso o oli essenziali, poiché i suoi semi vengono indicati per combattere lo stress e i problemi legati al malfunzionamento dell’apparato epatico.
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