Cos’è la sindrome di Asperger e come si può curare? Conosciamo meglio questa malattia, identificata come una forma di autismo molto particolare.
Condivide con l’autismo molte caratteristiche, anche se è differente.
La sindrome di Asperger è una malattia che riguarda le capacità comunicative e di socializzazione di una persona. In questo senso, il paziente è indifferente ai rapporti sociali e non è affatto interessato verso l’altro. Si iniziano a manifestare i primi sintomi intorno ai due o tre anni di età, anche se è quando la persona inizia ad andare a scuola che si capisce bene se siamo in presenza della sindrome di Asperger oppure no.
E’ qui che, infatti, la persona dimostra di non voler socializzare o dialogare con i compagni. Essendo una malattia che rientra nello spettro autistico, con l’autismo condivide problemi di comunicazione, comportamenti ripetitivi, ansia o depressione, iperattività, deficit di attenzione, comportamenti stereotipati. L’epidemiologia non è molto frequente. Si stima, infatti, che su 10.000 individui, vi siano soltanto 3 o 4 casi. Secondo opportune ricerche, sembra che questa malattia colpisca molto di più il sesso maschile anziché quello femminile, con un rapporto di 9 a 1.
In realtà, non esiste una vera e propria cura per guarire dalla sindrome di Asperger. E’ possibile, però, attraverso un trattamento mirato, migliorare i sintomi. Attraverso uno psicologo si possono migliorare comunicazione e interazioni sociali, nonché le ossessioni maniacali. E’ possibile, in alcuni casi, che vengano somministrati alcuni farmaci. Questi servono per calmare l’ansia, ma anche migliorare lo stato di depressione e, nel caso, di iperattività.
Tra i farmaci che vengono usati nella cura della sindrome di Asperger si considerano gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, ma anche l’aripiprazolo, contro gli stati maniaco depressivi. Può essere somministrata la guanfacina, che serve per trattare il deficit di attenzione e di iperattività. Per l’iperattività è possibile anche l’uso del risperidone, nonché dell’olanzapina.
Spesso, i disturbi associati a tale malattia sono molti. Vi possono essere dei deficit visivi o uditivi, nonché la presenza di epilessia.
Si stima, infatti, che oltre il 30% delle persone affette da sindrome di Asperger abbia degli attacchi epilettici che, però, compaiono in genere durante l’età della pubertà. Abbiamo visto che vi sono dei disturbi di tipo psichiatrico, del calibro di ansia e depressione, con deficit di attenzione e iperattività.
I deficit intellettivi sono possibili: il paziente può avere un quoziente intellettivo sotto la media. E’ possibile che si abbia anche qualche anomali genetica, come la fenilchetonuria o la sclerosi tuberosa.
Sono frequenti, inoltre, disturbi del sonno. La malattia può insorgere sia in età infantile, che in età adulta. I sintomi sono molto simili tra di loro. Ciò che cambia è, ovviamente, l’ambiente. L’adulto non presenterà problematiche a scuola, bensì a livello di relazioni di coppia o in ambienti lavorativi.