Chi soffre di problemi o patologie al tratto urinario può incorrere nella nesfrostomia, uno stent o catetere per drenare le urine.
Questa procedura può essere fastidiosa, ecco alcuni consigli utili su come dormire con la nefrostomia.
Avete mai sentito parlare di nefrostomia? Prima di capire come dormire con questa tipologia di stent, ecco cos’è. La nefrostomia consiste nella realizzazione di un “collegamento” tra le cavità renali e l’esterno attraverso un tubo che esce dalla pelle nell’area lombare. Quando si posiziona una nefrostomia è per drenare le urine quando le vie naturali sono ostruite e il rene è sofferente.
Il posizionamento di una nefrostomia viene stabilito di solito dopo gli esami del sangue e di esami radiologici in cui i primi dimostrano un peggioramento della funzione renale, i secondi documentano la dilatazione renale.
Quando non si può o non è opportuno risalire lungo l’uretere per drenare il rene ad esempio posizionando uno stent, si deve ricorrere all’esecuzione di una nefrostomia percutanea. Ma come si riesce a gestirla a casa e a dormire con la nefrostomia?
E’ molto importante prestare attenzione poiché il rischio più frequente è il sanguinamento del tragitto percutaneo nel rene o delle vie escretrici svuotate.
Va controllato nel tempo e generalmente si risolve in 24-36 ore. Talvolta occorre eseguire lavaggi del catetere.
Può succedere che il catetere si sposti o si rimuova con i movimenti e fuoriesca così dal rene dove era posizionato. Ci si accorge del dislocamento per il fatto che le urine non escono più dal catetere; in questo caso occorre riposizionare la nefrostomia. Bisogna mantenere la cute disinfettata con prodotti disinfettanti a base di Clorexidina (o se disponibili a base di ammonio quaternario non alcolici).
Altri consigli in caso di nefrostomia sono:
Bevete abbondantemente. A meno di diversa indicazione da parte del vostro medico, è consigliabile bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. I liquidi aiutano a “lavare” la vescica e contribuiscono a ridurre il rischio di accumularsi di depositi che possono ostruire il catetere. E’ consigliabile bere acqua ed evitare bevande contenenti caffeina in quanto contribuisce alla disidratazione.
Mantenete una regolare funzione intestinale. La stipsi si associa ad un maggiore rischio di infezioni delle vie urinarie e porta inoltre ad attuare sforzi nello scaricarsi e questo può provocare qualche perdita dal catetere.
Lo scopo principale della nefrostomia e/o del posizionamento di uno stent ureterale è quello di alleviare la pressione sui reni a causa di un’ostruzione delle vie urinarie (gli ureteri) che drenano l’urina dai reni alla vescica.
All’inizio la pressione viene alleviata inserendo un tubo nel rene (chiamato nefrostomia) attraverso la cute, in modo che l’urina possa fluire dal corpo in una sacca di raccolta esterna.
In molti casi, è possibile far passare un altro tubo (uno stent ureterale) attraverso la stessa via di accesso cutanea, dal rene sino alla vescica, affinché l’urina possa defluire normalmente all’interno della vescica, senza la necessità di una sacca esterna.
Ma si riesce a dormire con nefrostomia?
Dopo la procedura il paziente torna in reparto dove rimane sotto osservazione, a letto per alcune ore. Il tubo di drenaggio rimane in posizione per un periodo di tempo stabilito dal medico; al paziente verranno fornite istruzioni sulla corretta gestione del catetere per nefrostomia a casa.
Se è stato posizionato uno stent ureterale, è necessario pianificarne la rimozione o sostituzione dopo un periodo di tempo, di solito sei mesi, in relazione al motivo per cui è stato posizionato.
Basta far attenzione a non comprimere con il corpo il tubicino che si trova in zona lombare, dunque meglio non dormire a pancia in sù per il tempo necessario.