Russare è l’incubo di ogni partner, ma è soprattutto un’anomalia respiratoria che riguarda una fascia sempre più alta di popolazione.
Consiste nell’emettere, durante il sonno, una serie di suoni rochi e poco piacevoli ed è un fenomeno legato all’attività respiratoria.
Le cause sono attribuibili alla difficoltà di passaggio del flusso d’aria durante la respirazione. Può dipendere dalla presenza di adenoidi e tonsille ingrossate, ma anche dalla deviazione del setto nasale o dall’accumulo di secrezioni a livello delle alte vie respiratorie.
Il fenomeno è spesso una conseguenza della perdita di tono nei muscoli del palato molle, compresi quelli dell’ugola, e si manifesta con maggiore frequenza con l’avanzare dell’età in conseguenza alla riduzione del lume delle vie aeree.
Le secrezioni, la rinite e la sinusite allergica possono anch’esse ostruire le cavità nasali e determinare un russare regolare. Il rilassamento dei muscoli della gola e delle vie aeree superiori durante il sonno può essere un ostacolo al passaggio dell’aria ed è tipico delle apnee notturne. Ci sono poi alcuni “fattori di rischio” che possono causare il fenomeno.
Tra i principali vi sono: l’obesità e il grasso in eccesso che si deposita attorno al collo; il consumo di alcool; l’uso di farmaci ad azione sedativa; la macroglossia e la retrognazia, caratterizzata dalla presenza di un mento piccolo e spostato all’indietro.
Una diagnosi specialistica, da parte dell’otorinolaringoiatra, può accertare l’origine di tali sintomi, individuando i casi più gravi, nei quali potrebbe essere necessario un intervento chirurgico che ripristini una respirazione corretta.
La Roncologia deriva dal greco rònchos, ovvero rumore e pàtheia= malattia, ed è la scienza che studia la Roncopatia, la patologia del russamento e delle malattie ad esso correlate. L’apnea notturna rende più complessa la roncopatia. Nella roncopatia è possibile distinguere due entità cliniche differenti: il russamento e l’apnea notturna.
Mentre il russare è classificato come rumore causato dalle vibrazioni dei tessuti molli della gola, l’apnea ostruttiva si manifesta nel sonno ed è caratterizzata dal progressivo restringimento del calibro delle vie respiratorie superiori, che può arrivare all’occlusione totale delle vie aeree. L’esame principale per una corretta diagnosi è la fibroscopia: un’ispezione della gola in condizioni naturali che, se combinata alla manovra di Muller, simula un’apnea ostruttiva, in grado di localizzare i siti di chiusura nel transito dell’aria.
La fibroscopia delle prime vie aeree evidenzia notevoli vibrazioni del palato molle, sul soggetto che russa, determinando una riduzione dello spazio respiratorio dietro il palato stesso. Nel secondo caso ciò che avviene, è il collasso delle mucose dietro il palato, dietro la base linguale e nell’ipofaringe.
Per monitorare la roncopatia spesso si ricorre anche all’utilizzo di sistemi di registrazione domiciliare durante il sonno, come la Polisonnografia notturna domiciliare. Esistono sofisticati apparecchi elettronici in grado di registrare numerosi parametri vitali.
Tra questi, ci sono gli sforzi respiratori, il flusso d’aria nelle vie respiratorie, l’intensità del russamento correlata alla posizione nel sonno, la frequenza cardiaca, i movimenti degli occhi, l’attività muscolare e la saturazione arteriosa di ossigeno. La polisonnografia è uno di questo: si tratta di un apparecchio speciale registra nel sonno parametri come respirazione, attività cerebrale e ossigenazione del sangue.
E’ stato rilevato che pazienti che soffrono di apnee ostruttive presentano tassi di mortalità significativamente più elevati rispetto a quelli che hanno ricevuto un trattamento adeguato.
E’ possibile eseguire delle diagnosi accurate, tramite il supporto di indagini radiografiche capaci d’individuare le cause dell’apnea del sonno. La più nota è la cosiddetta Rx telecefalo, che si effettua sulla testa, il collo e individua il legame fra un piccolo osso del collo, lo ioide, e la lingua. Questo esame è molto importante per valutare la conformazione della gola e l’entità della sindrome delle apnee ostruttive.
Sia il russare che le pericolose apnee notturne sono causate da un’ostruzione delle vie respiratorie.
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Il rumore è il sintomo principale della roncopatia e accade quando vi è un’ostruzione del flusso d’aria nei passaggi retrostanti alla zona più elastica delle vie aeree: il naso e la bocca, le tonsille e quella parete dove la lingua e la parte superiore della gola si uniscono all’ugola e al palato molle.
Si russa quando le strutture respiratorie vengo a contatto e iniziano a vibrare durante la respirazione.
Durante il sonno avviene un restringimento delle vie aeree, il quale aumenta la velocità e la pressione con cui l’aria vi passa attraverso, e ciò causa la vibrazione e il rumore. Di solito il fenomeno si acutizza nel corso del tempo, specie se il disturbo non viene trattato. Col tempo le vibrazioni danneggiano i vasi sanguigni che alimentano i muscoli di testa e collo e questi si indeboliranno diventando sempre meno capaci di mantenere le vie aeree aperte.
Chi russa spesso è colpito anche da altre patologie quali:
E’ un problema più frequente tra gli uomini e tra le persone in sovrappeso e di solito peggiora con l’avanzare degli anni. Tale problema è aggravato dall’abuso di farmaci ansiolitici e antidepressivi e soprattutto di alcol. Anche quando il naso è congestionato o ostruito si tende ad emettere il caratteristico rumore, perché l’organismo deve fare uno sforzo maggiore per far passare l’aria, creando un vuoto più elevato del solito nella gola che tende a far avvicinare tra loro i tessuti molli.
L’ostruzione può anche essere provocata da qualche anomalia anatomica al setto nasale, ma anche dall’allergia ai pollini, oppure solo nel corso del raffreddore o della sinusite. Il fumo, poiché fonte d’infiammazione delle via aeree, è un altro fattore di peggioramento del disturbo.
I rimedi per curare la roncopatia iniziano dall’individuazione della causa scatenante, che inizialmente può essere effettuata in maniera autonoma e consiste nell’analisi di alcuni fattori predisponenti:
Una volta individuata la causa scatenante, occorre seguire una dieta e uno stile di vita adeguato a ridurre la circonferenza del collo e il peso totale. Sostituire o ridurre, se possibile i farmaci sedativi ed eliminare tabacco e alcolici. Qualora i sintomi diventassero più gravi, sarà necessario rivolgersi al medico di base, che valuterà la pertinenza di una visita specialistica otorinolaringoiatria e, se necessario, un intervento chirurgico.
Nei soggetti obesi, è importante:
Ci sono alcuni rimedi naturali, tra cui: il cerotto nasale, per incrementare il flusso d’aria dalle narici; tisana o estratto di valeriana; oli essenziali, che sciolgono il muco e riducono l’infiammazione delle mucose nelle vie aeree superiori.
Esistono anche diverse cure farmacologiche, che in alcuni casi vengono impiegate per prevenire la letargia diurna, la spossatezza e per favorire il sonno notturno.