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Tachicardia, respiro affannoso, incapacità di concentrarsi e paura del futuro.
Chiunque nel corso della propria vita ha sperimentato più o meno approfonditamente la sensazione sgradita per eccellenza: l’ansia. Ma se la maggior parte delle persone riesce a circoscrivere le proprie preoccupazioni a un particolare evento o situazione, si stima che il 3% degli adulti in tutto il mondo sperimenti ogni anno quello che viene definito “Disturbo d’ansia generalizzato”.
Il disturbo d’ansia generalizzato consiste nella percezione costante di una tensione eccessiva, tanto che per essere diagnosticato occorre che chi ne è colpito sperimenti inquietudine e angoscia ogni giorno per almeno sei mesi consecutivi.
Tale preoccupazione può riguardare le più svariate attività e anche quelle apparentemente banali, come prendere la metropolitana o andare a fare la spesa. eventi. Ma non basta. Per parlare di disturbo d’ansia generalizzato l’ansia deve essere accompagnata da numerosi altri sintomi, anche somatici (come la tensione muscolare) o la tendenza a stancarsi facilmente. La mancanza di concentrazione, l’iperattività e l’insonnia possono essere anch’essi indicatori dell’insorgenza di questa condizione.
Anche se generalmente molte paure sono condivise dalla totalità degli esseri umani (paura del giudizio altrui, paura di non raggiungere un obiettivo lavorativo, paura di non essere all’altezza) ogni individuo possiede un complesso sistema di valutazione che lo porta a percepire le situazioni vissute in modo più o meno grave. Per questo motivo è fondamentale capire che il rimedio al disturbo d’ansia non è uno solo ma varia in base alla persona e alle esperienze e convinzioni che si porta dentro.
In commercio sono disponibili una miriade di libri, corsi online e metodi fai-da-te finalizzati a superare il disturbo d’ansia facendo affidamento alle proprie risorse interiori. Molto spesso essi consistono nella presentazione di alcune tecniche di respirazione o meditazione che se applicate con costanza possono realmente alleviare i sintomi dell’ansia. In altri casi, il consiglio è quello di focalizzare l’attenzione sulla sfera fisica, combattendo e modificando le cattive abitudini, come un’alimentazione scorretta e l’eccessiva sedentarietà.
I rimedi più efficaci per superare il disturbo d’ansia consistono in:
La compagnia, il confronto e la voglia di lasciarsi incuriosire da ciò che ci circonda sono fra i rimedi più indicati dagli esperti per permettere alla nostra mente di liberarsi delle paure e dei pesi quotidiani. Spesso il disturbo d’ansia porta chi ne soffre a mettere in atto tutta una serie di strategie di compensazione, come il consumo eccessivo di cibo, quello di sostanze nocive (fumo, droghe, alcool) e nei casi più gravi l’auto isolamento.
Il problema è che il ripetersi nel tempo di questi comportamenti non solo non allevia i sintomi ansiosi, ma anzi, contribuisce ad aumentarli. Nella maggior parte dei casi infatti, ansia e solitudine coincidono.
Può essere utile anche focalizzarsi su un’immagine mentale positiva (un paesaggio, una persona cara, una parola) lasciando fluire i pensieri senza bloccarli. Entrare in contatto con le paure può essere difficile, ma concentrandosi su di esse è anche possibile definirle meglio e comprenderne le origini. Il ritmo della respirazione deve essere lento e mantenuto almeno per cinque minuti.
Basti pensare agli effetti benefici di una buona tisana rilassante, magari contenente erbe come la camomilla, la malva e la verbena. Esistono poi molti integratori a base di ingredienti vegetali come la valeriana, che se assunti aiutano velocemente a combattere la tachicardia e il respiro affannoso. Essi sono molto indicati come metodo per contrastare l’insonnia, un’altra diffusa manifestazione del disturbo d’ansia.
Un metodo senz’altro efficacie per superare il disturbo d’ansia è unire ai metodi individuali un percorso terapeutico elaborato da uno specialista.
Generalmente, in base al livello di intensità dei sintomi è possibile rivolgersi a diverse figure impegnate nella terapia della salute mentale. Per sintomi gravemente invalidanti, come la persistenza di attacchi di panico, fobia sociale e disturbi ossessivi è possibile rivolgersi a uno psicoterapeuta, il quale una volta valutata la situazione sarà in grado di strutturare una terapia personalizzata. Talvolta egli potrà consigliare ai propri pazienti di integrare la psicoterapia con l’assunzione di farmaci.
In questo caso, oltre al medico di base è possibile rivolgersi a uno psichiatra.