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Quando una relazione giunge al termine, le persone coinvolte possono intraprendere strade diverse.
Se da un lato alcune coppie affrontano apertamente i problemi, altre volte si verifica una forma di comunicazione silenziosa, nota come ghosting. Tuttavia, una variante più sottile e diluita nel tempo è conosciuta come “semi ghosting“.
Il termine “semi ghosting” indica un comportamento in cui una persona si allontana gradualmente da un rapporto, trasformando una connessione precedentemente solida in un legame quasi inesistente. Questa variante si manifesta principalmente nelle relazioni amicali, in cui uno dei soggetti inizia a distanziarsi senza una chiara motivazione.
La parola “ghosting” deriva dal termine inglese “ghost” (fantasma) e descrive il comportamento di chi interrompe bruscamente una relazione, scomparendo dalla vita del partner senza lasciare spiegazioni. Questo fenomeno è particolarmente diffuso nelle relazioni online, influenzate dall’uso di piattaforme social e di dating come Instagram, Facebook, Tinder e WhatsApp.
Dal punto di vista psicologico, il ghosting può essere interpretato come un comportamento evitante, in cui chi lo pratica non si impegna completamente nella relazione.
Questa forma di evitamento può essere considerata una sorta di violenza psicologica, minacciando bisogni fondamentali come il senso di appartenenza, un’esistenza significativa, il controllo e l’autostima.
Il ghosting può essere associato a disturbi di personalità, come il narcisismo o il disturbo borderline. Chi fa ghosting spesso mostra una mancanza di assertività nel confrontarsi con le difficoltà della relazione, sfuggendo dalle emozioni e dalle spiegazioni necessarie.
Oltre al ghosting, esistono altre forme di violenza psicologica nelle relazioni, come l’orbiting, il breadcrumbing, il benching, lo zombieing, il gaslighting e il love bombing.
Ognuna di queste manifestazioni ha caratteristiche specifiche, contribuendo a complicare ulteriormente il panorama delle dinamiche relazionali disfunzionali.
Il ghoster è colui che mette in atto il ghosting. Questo comportamento può derivare dalla mancanza di assertività, dalla paura di affrontare le proprie insicurezze e fragilità, o dall’incapacità di gestire le risposte emotive negative del partner.
La persona che subisce il ghosting può sperimentare dolore, sensi di colpa, e una mancanza di spiegazioni può ostacolare l’elaborazione della perdita. Le conseguenze includono sfiducia, frustrazione e una potenziale riduzione dell’autostima.
In Italia, il ghosting non è considerato reato, ma può avere ripercussioni emotive significative sulle persone coinvolte. Superare il ghosting richiede focalizzarsi sulle proprie esigenze personali, affrontare le emozioni negative e, se necessario, cercare il supporto di uno psicologo online per elaborare la perdita e ricostruire la propria vita emotiva.
Il semi-ghosting è una variante più sottile in cui l’altro non scompare del tutto ma riduce significativamente la presenza nella vita del partner. Nei rapporti amicali, questo comportamento può causare un senso di inutilità e vuoto, portando a sentimenti di esclusione. Affrontare il semi-ghosting richiede pazienza, auto-riflessione e, eventualmente, una discussione aperta per comprendere le dinamiche della relazione.