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L’aldosterone è un ormone che viene prodotto dalle ghiandole surrenali e serve per regolarizzare i livelli di alcuni sali (sodio e potassio) e il volume dei liquidi extracellulari.
In particolare tale ormone permette di riassorbire il sodio ed eliminare il potassio.
L’aldosterone è un ormone steroide che appartiene al gruppo dei corticosteroidi che agiscono sul metabolismo degli elettroliti. La sua azione si esplica principalmente come regolatrice dei liquidi extracellulari e del metabolismo del potassio. Promuove la ritenzione dei cloruri, dell’acqua e del sodio, favorendo l’eliminazione del potassio. In parole più semplici questo ormone è il maggior responsabile del mantenimento delle normali quantità di potassio e sodio nel sangue, del controllo del volume del sangue e della sua pressione.
Cosa favorisce la regolamentazione della produzione di tale ormone? Principalmente il sistema renina-angiotensina e il potassio. La renina è un enzima prodotto dal rene e rilasciato quando la pressione si abbassa o se c’è una diminuzione della presenza di sodio nel sangue.
I valori di riferimento dell’aldosterone sono i seguenti e vanno letti insieme all’enzima che ne favorisce la regolamentazione, la renina.
Femmine:
Maschi:
Renina
Può capitare che in un soggetto sano vi sia un aumento della sintesi di questo ormone; ciò avviene quando l’organismo necessita di una aumento della pressione del sangue e una maggiore concentrazione dei sodio (fattori che sono tra loro collegati).
L’aldosterone e la renina raggiungono il picco al mattino e vi sono fattori che possono interferire pesantemente sull’esito del test, tra cui il consumo di grandi quantità di liquirizia, la gravidanza e alcuni farmaci (cortisonici, eparina, lassativi ecc), l’esercizio fisico intenso e un forte stress.
Il livello si sale nella dieta e l’assunzione di bevande con caffeina, influenzano i risultati dell’esame delle urine; è bene specificare anche che in presenza di malattie gravi i livelli si abbassano notevolmente.
L’iperaldosteronismo compare quando vi è ipertensione o una concentrazione esagerata di aldosterone. Le cause che portano a questa condizione possono essere:
I trattamenti per questa condizione prevedono la somministrazione di farmaci o interventi chirurgici. L’esame per valutare i livelli di aldosterone è un esame del sangue o delle urine (la renina si misura solo con esame del sangue).
Se la ridotta produzione di aldosterone è una forma clinica a sé, le cause possono essere ricercate in un difetto del metabolismo, a terapia con eparina, malattie del sistema nervoso e al diabete mellito.
Se invece si inscrive in problematiche che coinvolgono il surrene, in particolare a un deficit della secrezione surrenalica le cui cause vanno cercate in patologie che riguardano direttamente la ghiandola, allora si parla di ipocorticosurrenalismi primitivi. Ciò può portare a un’insufficienza surrenale acuta e al morbo di Addison.
La terapia è basata su cortisonici mineraloattivi associati a diuretici che favoriscano la perdita del potassio in eccesso. Gli esami per diagnosticare squilibri nell’equilibrio dei liquidi e degli elettroliti può essere indicato in caso di problemi al cuore, insufficienza renale, malattia surrenalica e diabete.
Con tale test è possibile inoltre diagnosticare anche ipotensione ortostatica, insufficienza surrenale e pressione alta difficilmente controllabile.
Il morbo di Addison è un esempio di cosa succede in caso di malfunzionamento dell’aldosterone. Sintomi evidenti di questa patologie sono una spossatezza generale causata dalla progressiva disidratazione, che se non curata, può portare alla morte del paziente. La diagnosi è semplice e basata sul dosaggio nel sangue di sodio, potassio, renina, cortisolo e adrenocorticotropo.
Nei pazienti affetti da questo morbo vi sono:
Per curare questa malattia cronica, è necessario un trattamento farmacologico continuo. E’ necessario infatti reintegrare gli ormoni mancanti che permetterà al paziente di condurre una vita normale. E’ importante rispettare gli orari di assunzione e le dosi.
In presenza di insufficienza surrenalica acuta, se non si interviene in modo tempestivo con cortisonici e terapia reidratante, si può arrivare fino alla morte.
Il medico endrocrinologo deve individuare il farmaco e le dosi adeguate per ogni individuo, da variare anche in caso di condizioni fisiologiche particolari. Per esempio in caso di febbre alta, le dosi assunte possono essere fin triplicate.
I pazienti dovrebbero avere sempre con sé dei mezzi che avvertano il personale medico della propria condizione se sono impossibilitati a comunicare. Considerato che le dosi di cortisolo vanno assunte ogni giorno alla stessa ora, è opportuno disporre di un preparato da iniettare in caso di vomito.