L’evoluzione della specie umana ha fatto sì che la mandibola dell’uomo sia diventata, nel corso di migliaia di anni, sempre più piccola rispetto a come era originariamente: essa, infatti, era di dimensione più voluminosa poichè l’alimentazione principale dell’uomo era basata su cibi che non venivano cotti, dunque il suo compito era proprio quello di triturare gli alimenti di cui esso si nutriva; allo stato attuale, essendo cambiate le abitudini alimentari e le modalità con cui ci si nutre, la mandibola non ha bisogno di avere tanti denti quanti ne erano dispensabili nei tempi passati, pertanto la presenza dei denti del giudizio non è strettamente necessaria.
Invece, se i denti del giudizio si posizionano nella maniera corretta e, se nel contempo, la bocca è sufficientemente grande da poterli accogliere senza crear alcun disagio, essi non rappresentano alcun problema, anzi, diventano a tutti gli effetti denti come gli altri e potranno svolgere le proprie funzioni.
Il problema principale sorge quando nella bocca non vi è lo spazio sufficiente ad accogliere tutti e quattro i denti del giudizio.
In questo caso, i denti o non riescono a spuntare completamente e quindi alla vista si vedrà solo una piccola porzione e il resto sarà coperto, oppure non spunteranno proprio perchè essi non sono stati in grado, durante il proprio sviluppo, di trovare spazio sufficiente, posizionandosi, così, nell’osso in una maniera errata; se avviene ciò, i denti del del giudizio possono in un primo caso accavallarsi sul dente adiacente oppure rimanere impattati nell’osso stesso.
Attraverso la radiografia è possibile capire se è il caso o meno di affrontare un’estrazione.
Qualora dovesse cariarsi la radice di tale dente , lo stesso verrà considerato come dente perso, ossia da estrarre.
In conclusione, i denti del giudizio in sè sono dei molari identici agli altri, sono però dei denti più portati a rimanere inclusi dunque a non erompere completamente in arcata o a spuntare in maniera parziale; a volte queste situazioni possono creare danni alle strutture adiacenti, sia a denti vicino che ai tessuti ossei.
Se si aggiungono sintomatologie corrispondenti a dolore localizzato o gonfiore alla gengiva posteriore bisogna non ignorarle e considerarle come campanello d’allarme su cui intervenire opportunamente.