La dieta dissociata è nota per gli innumerevoli benefici che apporta oltre la perdita di peso, come una facile digestione e un senso di leggerezza e un maggiore assorbimento dei nutrienti.
La dieta dissociata è stata diffusa al professor William Howard Hay, un gastroenterologo che studiò questo stile alimentare al fine di migliorare l’assimilazione dei nutrienti presenti nel cibo. Il professor Hay osservò che la fase digestiva delle proteine è a base acida mentre quella dei carboidrati è basica o alcalina. Assumere proteine e carboidrati nello stesso pasto può provocare diversi processi metabolici che rallentano la digestione e affaticano l’organismo.
Il gastroenterologo quindi ha formulato uno schema di dieta impostato su questi fondamenti:
Una dieta che si fonda sul concetto di abbinamento degli alimenti suddivisi come neutri, a digestione acida o alcalina. Per alimenti neutri si intende la verdura come spinacio, broccolo, melanzana, alcuni tipi di formaggi, il latte il burro e l’olio extravergine di oliva. Mentre nel gruppo a digestione acida troviamo la carne sia bianca che rossa, la ricotta, le uova la pera e il kiwi.
Infine, nel gruppo a digestione alcalina troviamo i cereali i legumi, il cioccolato e molte tipologie di verdure.
Lo schema è indicativo al fine di comprendere come abbinare gli alimenti e associarli ai pasti: