Esiste la dieta della felicità? Ebbene sì.
Secondo la scienza ci sono alcuni alimenti che stimolano la dopamina, ossia l’ormone della felicità. Ecco cosa mangiare per essere felice e il menu da seguire.
Il benessere emotivo passa anche dai cibi giusti. Diversi studi scientifici hanno dimostrato, infatti, la stretta relazione tra alimentazione e umore: una questione di chimica che si può veicolare a tavola con gli alimenti che aiutano a scatenare l’ormone della felicità.
Cos’è allora la dieta della felicità o della dopamina, l’ormone da cui scaturisce?
L’inventore della dieta della felicità è lo chef inglese Tom Kerridge, il quale ne ha parlato nel suo libro ‘La miracolosa dieta della dopamina’. Il suo concetto di partenza è semplice: il dover sottostare ad un regime alimentare può provocare tristezza ed affaticamento mentale.
Il segreto per aggirare queste sensazioni negative è individuare quindi quei cibi salutari ma che al tempo stesso sanno portarci soddisfazione attivando la dopamina.
Si tratta di un neurotrasmettitore che nel cervello è coinvolto in una serie di funzioni biologiche fondamentali come l’appetito, il sonno, il sesso, ma anche la memoria, l’attenzione, il tono dell’umore.
Sì allora a bel po’ di latticini: yogurt a volontà, fiocchi di latte ma anche qualche formaggio e poca panna; salmone, sgombro e sardine (ricchi di Omega 3 e Vitamina D); pollo, manzo e tacchino tra le carni e uova.
Molte proteine, dunque, ma anche verdure senza limiti, preferibilmente fresche e di stagione. Tanta frutta fresca, in particolare banane, uva e mele. Sì anche alla frutta secca: noci, nocciole, mandorle sono ben accette. E un pizzico di peperoncino, che stimola il rilascio di endorfine.
Tra le bevande lo chef inglese consiglia di bere tanto tè verde, perché antiossidante e in grado di rallentare l’assorbimento dei grassi. Tra i condimenti spicca l’olio d’oliva.
Le novità della dieta della dopamina sono poi l’alga spirulina, super food dalle mille proprietà, e la lavanda: sostanze che insieme contribuirebbero alla produzione di dopamina nel cervello. La dieta della felicità è dunque uno schema alimentare per il corpo e per la mente.
La dieta della felicità o della dopamina, inventata dallo chef inglese stellato, conta sul fatto che se non ci sono problemi di peso l’incremento di pesce avrà un doppio effetto benefico, perché grazie al contenuto di Omega 3 si aggiungerà l’importante azione di prevenzione rispetto alle malattie cardiovascolari. Si ai pesci considerati più grassi, come salmone, spada, tonno, trota.
La dieta della dopamina, che privilegia un apporto proteico rispetto all’apporto glucidico, comprende il consumo di latte e derivati. Il latte può essere bevuto ogni giorno, meglio se parzialmente scremato, mentre i formaggi freschi possono essere consumati 2-3 volte alla settimana.
Fa eccezione il parmigiano, che non contiene lattosio e costituisce un vero e proprio concentrato proteico: nella misura di 15-20 grammi può essere consumato quotidianamente.
Fra i prodotti consigliati da tenere in dispensa non mancano i vegetali e la frutta di stagione, da consumare insieme ai semi e la frutta a guscio, come noci, mandorle, nocciole e noci.
Un consiglio? Sfrutta l’azione benefica dei semi (di girasole, papavero, lino, sesamo) e della frutta secca.