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Gli squilibri ormonali incidono negativamente su tutto il nostro organismo.
Anche il peso e i chili di troppo sono spesso determinati da problemi ormonali. Allo scopo di migliorare il metabolismo e di dimagrire in maniera sana, è stata ideata la dieta ormonale. Questa si prefigge lo scopo di ristabilire l’equilibrio ormonale all’interno del corpo e di restituire la giusta forma fisica oltre che la salute. Vediamo insieme di cosa si tratta e come funziona esattamente.
Per dieta ormonale di intende un regime alimentare che ha lo scopo primario di eliminare gli squilibri ormonali da cui derivano diverse patologie. Allo scopo di migliorare la salute dell’organismo è infatti importante mangiare in maniera adeguata scegliendo i giusti alimenti e scartandone altri.
La dieta ormonale è una dieta che si prefigge lo scopo di migliorare la salute delle persone tramite un piano alimentare specifico. L’ideatore della dieta è Thierry Hertoghe, un famoso endocrinologo americano.
Secondo lui tutti i meccanismi vitali dell’organismo dipendono dagli ormoni, per questo è fondamentale cercare di porre rimedio ad eventuali squilibri che si possono manifestare. Si comprende dunque che la dieta ormonale ha l’obiettivo di curare questi squilibri in maniera naturale utilizzando gli alimenti anziché i farmaci.
La dieta ormonale non è un modello alimentare unico per tutte le persone, ma piuttosto un regime alimentare personale. Esistono certamente delle linee guida valide per chiunque, ma ognuno deve poi attenersi a una dieta in grado di soddisfare le sue carenze e che riequilibri i suoi ormoni.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede questa dieta a seconda dei problemi ormonali che si possono avere.
Per le persone diabetiche la dieta prevede di mangiare pochi alimenti contenenti glucidi. Vanno quindi quasi eliminati dall’alimentazione pane, pasta e frutta zuccherina (sono concesse le mele verdi perché povere di zucchero). Si consiglia di consumare prodotti proteici come carne, pesce, legumi e uova.
Chi soffre di ipotiroidismo deve mangiare molti alimenti ricchi di iodio come pesce e alghe.
Questi soggetti devono anche assumere molti alimenti con selenio come ad esempio cereali e carne. Queste due categorie di alimenti sono assolutamente necessari per il metabolismo degli ormoni tiroidei. Vanno limitate le dosi di cavolo, soia e broccoli perché essi aumentano il fabbisogno di iodio.
Anche negli obesi i livelli ormonali sono alterati. In questo caso è importante distinguere il tipo di dieta a seconda del tipo di obesità da trattare.
Negli uomini l’obesità androide (chiamata anche “a mela”) è quella più frequente. In questo caso il grasso si accumula principalmente a livello addominale e sulle braccia. Questo predispone alla comparsa del diabete e di patologia cardiovascolari. Soprattutto al mattino, i soggetti che hanno questo tipo di obesità tendono ad avere elevati livelli di cortisolo in circolo. Si tratta di un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che aumenta quando il testosterone è ridotto e fa aumentare il livello degli zuccheri nel sangue.
Per abbassare il livello di cortisolo si consiglia una colazione senza carboidrati. In generale è meglio assumere proteine durante tutti i pasti.
L’obesità ginoide (o “a pera”) è invece tipica delle donne a causa degli estrogeni che tendono a far accumulare il grasso nei tessuti sottocutanei di glutei, fianchi e cosce. In questo caso è importante non mangiare carboidrati la sera perché questi verrebbero convertiti subito in grasso e accumulati nel tessuto adiposo.
In generale la dieta consigliata è povera di grassi.