Roberta Bruzzone è la criminologa diventata nota al pubblico italiano come personaggio tv apparso nei salotti più seguiti tra cui Quarto Grado.
Ma cosa mangia? Ecco la dieta della Bruzzone.
Laureata in Psicologia Clinica Roberta Bruzzone è divenuta nota principalmente per il suo coinvolgimento nelle indagini sul delitto di Avetrana, quando le fu affidato il ruolo di consulente della difesa di Michele Misseri. La abbiamo vista, poi, sempre in programmi tv e come conduttrice di Donne mortali. Ma cosa sappiamo di lei e del suo stile di vita?
Roberta Bruzzone ha appena compiuto 50 anni ma in tv si mostra sempre in perfetta forma.
La criminologa di avere una predisposizione al diabete mellito di tipo 2, la forma più diffusa di questa patologia.
Ereditata da diversi suoi familiari da parte paterna che ne sono affetti. Così fin da ragazzina la Bruzzone ha iniziato a documentarsi per capire bene con cosa avesse a che fare e come avrebbe potuto fronteggiarlo. E anche lo stile di vita l’ha aiutata.
La criminologa Bruzzone si è sottoposta subito a tutti gli appositi esami: il sangue, la glicemia e la curva glicemica, per controllare il corretto funzionamento del metabolismo.
E qualche anno dopo “Ho effettuato anche una mappatura mirata di tipo genetico, da cui è emersa la risposta definitiva: non ero affetta da diabete, ma avevo una predisposizione che mi esponeva indubbiamente al rischio di svilupparlo”, ha confessato Roberta Bruzzone.
Quando si è affetti o predisposti a diabete di tipo 2, è fondamentale cambiare lo stile di vita. E così anche la Bruzzone si è rivolta a un diabetologo che le ha detto di proteggersi introducendo scelte alimentari adeguate associate a una buona attività fisica moderata e costante.
“Niente che già non facessi, del resto.
E che da quel momento ho continuato a fare anche con un pizzico di attenzione in più”, ha detto Roberta.
Prima cosa: ridurre al minimo indispensabile il consumo di zuccheri, sia semplici sia complessi, compresi naturalmente tutti gli alimenti che li contengono: dai dolci alla pasta, dal riso alla frutta, dal pane alle patate.
E soprattutto, lo specialista le ha consigliato di mangiarli solo quando poi si fa attività fisica, preferibilmente aerobica, perché in quel caso gli zuccheri vengono assorbiti e consumati in maniera corretta.
Legata sempre alla sua predisposizione genetica, Roberta Bruzzone ha iniziato ad allenarsi almeno due o tre volte a settimana con un personal trainer, seguendo un programma di tonificazione, aerobica e resistenza.
In ogni caso, a tavola la Buzzone ha detto di preferire da sempre pesce, carne bianca e legumi, con verdure a volontà.
In quanto ai dolci, la psicologa è fortunata perché dice di non essere una persona che è mai stata golosa, neppure da bambina.
“Le mie abitudini alimentari non sono cambiate più di tanto: devo solo stare più attenta soprattutto quando sono in viaggio, cosa che mi capita molto spesso, senza la possibilità di allenarmi e di cucinare quello che voglio”, ha aggiunto.