Il numero degli anziani in Italia è in crescita, come nella maggior parte del mondo occidentale.
L’OMS prevede che entro il 2050 una persona su cinque, nel mondo, avrà più di 60 anni.
Purtroppo l’aumento della longevità, molto spesso non corrisponde a una “vecchiaia in salute”, a partire dall’alimentazione che si segue. Ecco cosa mangiare nella dieta semiliquida.
L’alimentazione dell’anziano, ma anche di ciascuno di noi, è un aspetto fondamentale della quotidianità. Sia in termini di salute che di piacere e godimento della vita.
Come per tutti è consigliabile consumare frutta e verdura, cereali, pochi grassi e acqua in abbondanza.
Con l’avanzare dell’età, però, è necessario riservare ancora più attenzione a ciò che si mangia perché il corpo comincia ad inviare dei segnali di cambiamento fisiologico.
Il problema principale dell’alimentazione dell’anziano è legato alla malnutrizione, ovvero una nutrizione monotona e carente nelle sue componenti essenziali. Quest’ultima è spesso dovuta a una riduzione del cibo ingerito che può avere cause psicologiche e/o economiche.
Comune tra la popolazione anziana è la disfagia, cioè la difficoltà nella deglutizione. In questo caso è necessario preparare cibi morbidi e tagliati in piccoli pezzetti.
La verdura, ad esempio, potrebbe essere cotta a vapore oppure si potrebbero utilizzare degli omogeneizzati o passati, anche nei casi di problemi di dentatura e masticazione.
In base alla gravità del problema si possono prevedere diete liquide, semiliquide, semisolide e solide.
Una dieta semiliquida per anziani consiste principalmente nel mangiare:
gelati (lasciati sciogliere/ammorbiditi a temperatura ambiente);
creme liquide;
passati di verdura;
frullati, frappè e omogeneizzati di frutta, yogurt;
salsa di pomodoro.
Questi alimenti hanno una consistenza fluida, omogenea, frullata. Sono leggermente più consistenti dei liquidi ma non devono essere masticati, non si possono raccogliere con una forchetta, cadono a gocce, lasciano una patina sottile sul retro del cucchiaio.
Nel corso della terza età, in cui il corpo per sua natura si indebolisce, è quindi importante che non manchino:
Calorie: nel giusto quantitativo per evitare eccessivo sovrappeso o magrezza;
proteine: servono per mantenere la massa muscolare che protegge le ossa da fratture;
fibre: favoriscono il transito intestinale ed evitano sovrappeso e diabete;
acqua: l’idratazione deve essere costante durante tutta la giornata;
antiossidanti e vitamina E: come mirtilli o il cavolo.
Aiutano la mente, il sistema cardiovascolare e prevengono i tumori;
calcio: rafforza le ossa e previene l’osteoporosi, l’indebolimento delle ossa appunto;
vitamine in tutte le sue sfaccettature e tipologie.
E’ una dieta fluida, omogenea e densa, frullata e setacciata che cade a gocce più che a colata, non si può disporre a strati e non può essere mangiata con la forchetta. Non necessita di masticazione.
Non prevede cibi a pezzi o interi, cibi con doppia consistenza (es. minestrine e zuppe con crostini, minestre con verdure a pezzi), cibi non compatti e che si sbriciolano o si frantumano (es. carni tritate, riso, legumi interi, crackers, pane), cibi appiccicosi (es. stracchino).
Per rendere più scivolosi gli alimenti, è utile l’aggiunta di condimenti e/o diluenti che non ne alterino il sapore quali: bevande calde o fredde a base di latte; liquidi caldi (brodo, sugo di carne); olio, margarina ,burro, panna, salse.
Ecco cosa mangiare: Passati di verdura; Frullati; Creme; Frappé di frutta; Yogurt; Polenta liquida; Omogeneizzati.
E ancora: Formaggi cremosi; Panna cotta; Mousse.
Occorre inoltre prestare attenzione all’adeguata assunzione di liquidi per mantenere la corretta idratazione. Innanzitutto, considerando i liquidi contenuti naturalmente negli alimenti, prima di essere modificati, ma anche utilizzando addensanti e bevande gelificate pronte all’uso.