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Immagina di stare davanti ad un recinto per la sabbia.
Ti è stato appena detto che riceverai un milione di dollari se riuscirai a trovare un granello di sabbia particolare che ha un puntino di inchiostro. Come faresti a cercarlo? Oltretutto, pensi sia possibile poterlo trovare? Trovare una singola cellula del cancro nel corpo umano è come cercare un granello di sabbia. Come fare a trovarla allora?
Potresti pensare che sarebbe più facile trovare il tumore piuttosto che il granello di sabbia.
Dopo tutto, gli ospedali sono pieni di sofisticate apparecchiature diagnostiche che dovrebbero aiutare con la ricerca. Ma non esiste alcun tipo di ecografia o test che possa rilevare una cellula tumorale. La cellula è semplicemente troppo piccola, solo una in mezzo a miliardi che costituiscono il corpo umano. Anche piccoli gruppi di cellule cancerose sono troppo minuscole da vedere sui risultati dei test, e talvolta gruppi più grandi sono nascosti dietro agli organi così da non riuscire a vedere neanche quelli.
Le cellule tumorali non rilevate hanno l’opportunità di raggrupparsi e formare tumori. Questi tumori e queste cellule hanno anche la possibilità di diffondersi in tutto il corpo, un processo noto come metastasi. Tumori grandi e tumori metastatizzati sono difficili da curare, per questo motivo è di particolare importanza la diagnosi precoce. Purtroppo, può essere solo dopo che il cancro sia cresciuto o diffuso che iniziano a verificarsi i sintomi.
Un tumore può crescere così tanto da influire sulle funzioni degli organi o provocare sanguinamento o dolori.
La metastasi può anche causare dei sintomi che potrebbero spingere il paziente ad andare dal medico; per esempio, il cancro che si è diffuso nei polmoni può causare tosse persistente o infezioni del torace, il cancro che si è diffuso nel fegato può causare ittero mentre il cancro che si è diffuso nei linfonodi può causare gonfiore.
Ma il cancro può rimanere asintomatico anche in questi casi, il che significa che può fare danni maggiori prima di essere trovato. La difficoltà nel trovare cellule cancerogene non solo causa ritardi nella diagnosi, ma può anche creare difficoltà con le terapie. Le radiazioni e la chemioterapia sono progettate per mirare e uccidere le cellule cancerose nel momento della divisione. Tuttavia, alcune cellule cancerose sono inattive per lunghi periodi di tempo, permettendone la sopravvivenza durante diversi cicli di trattamento.
Ecco perché non si può mai dire con certezza di aver sconfitto il cancro, poiché può tornare anche anni dopo la dura lotta contro la malattia.
Quindi, individuare un tumore, soprattutto al suo stadio iniziale, è estremamente difficile. Ma questo non significa che bisogna arrendersi. Anzi, è fondamentale eseguire tutti i controlli suggeriti dai medici per aumentare il più possibile le possibilità di scoprire il cancro alle sue fasi iniziali.
Una diagnosi precoce può fare la differenza e salvarti la vita.
Naturalmente le procedure da seguire per una diagnosi precoce cambiano a seconda del tipo di tumore cercato.
È bene eseguirlo almeno una volta ogni tre anni dopo i 25 anni di età.
Ma se individuare le cellule tumorali è davvero così difficile, come possiamo fare per essere sicuri di non arrivare troppo tardi a una diagnosi? Oltre a effettuare regolarmente gli esami diagnostici di cui abbiamo già parlato, c’è qualcosa che ognuno di noi può fare.
Bisogna prestare attenzione al proprio corpo e riconoscere i sintomi che accompagnano la comparsa del cancro.