Difficoltà e opportunità nella produzione di patate italiane a pasta gialla

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Un’annata complessa per le patate italiane

La campagna di produzione delle patate italiane a pasta gialla per la stagione 2023-24 si presenta come un mix di sfide e opportunità. Le difficoltà sono molteplici: dal calo delle rese produttive alle problematiche fitosanitarie, fino ai ritardi nella raccolta causati da condizioni climatiche avverse. A tutto ciò si aggiungono i prezzi elevati che hanno destabilizzato i mercati, rendendo la situazione ancora più complessa per i produttori.

Le parole dei produttori

Giancarlo Di Pasquale, titolare di un’azienda agricola in Abruzzo, ha condiviso la sua esperienza riguardo alla stagione in corso. Secondo Di Pasquale, la sua azienda è in procinto di terminare le forniture, con una previsione di chiusura prima di Pasqua. Nonostante le difficoltà iniziali, gli ultimi giorni hanno visto un incremento delle vendite, grazie a una maggiore richiesta da parte dei clienti. Tuttavia, la scarsità di prodotto, sia nazionale che importato, ha contribuito a questa vivacità del mercato.

Andamento dei prezzi e mercato

Le quotazioni delle patate italiane si sono mantenute elevate durante tutta la campagna. Attualmente, i tuberi vengono venduti a mercati e supermercati a prezzi che oscillano tra 0,75 e 0,80 €/kg, rispetto ai 0,60-0,65 €/kg dell’anno precedente. Questo aumento dei prezzi è stato influenzato dai rincari lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione. Nonostante ciò, gli operatori del settore si mostrano riluttanti a pagare prezzi così alti, anche in un contesto di volumi ridotti a livello europeo.

Prospettive future e nuove coltivazioni

Guardando al futuro, Di Pasquale ha espresso ottimismo riguardo ai nuovi trapianti previsti per la prima decade di aprile. L’azienda prevede di mantenere le stesse superfici coltivate dell’anno precedente, sperando in condizioni climatiche favorevoli che possano garantire una buona stagione di raccolta. La sfida principale rimane quella di affrontare le contrattazioni a ribasso, spesso influenzate dai prezzi competitivi delle patate importate.