Dimagrire: i migliori consigli sulle diete veloci e efficaci

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Gli strumenti a disposizione per dimagrire sono ormai talmente tanti che c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Scopriamo insieme i dettagli di quelli più diffuso cioè la dieta.

Dimagrire è il sogno di tante donne e anche di tanti uomini. Se ne parla più frequentemente quando si è prossimi all’estate e si deve fare i conti con la prova costume. Ma anche i lunghi mesi invernali possono essere sfruttati per mettersi in forma e perdere quei chili in più.

La dieta Lemme

Il farmacista Alberico Lemme è l’ideatore della ‘Filosofia Alimentare’, un piano alimentare che ha fatto molto discutere, perché basato sul concetto che verdura e frutta facciano ingrassare.

Filosofia Alimentare – spiega Lemme – non è una dieta, è una scuola di pensiero che parte dall’alimentazione, un’alimentazione basata sull’uso del cibo come farmaco. Insegna alle persone come curarsi con il cibo e lo fa con grande semplicità e linearità”.

Per Lemme non è importante infatti la quantità di cibo che uno mangia e nemmeno l’attenzione alla presenza di grassi, che vengono da lui considerati dei veri amici dell’alimentazione corretta.

Dettagli della dieta Lemme

Vediamo da vicino questa discussa dieta. Secondo il farmacista, per dimagrire bisogna mangiare grandi quantità di carboidrati, di carne e di pesce. Da evitare invece il sale, lo zucchero, la frutta, il pane e la verdura (da introdurre solo in una seconda fase).

In una prima fase è consentito mangiare tutta la pasta, la carne rossa o bianca e il pesce che si vuole e quando si vuole.

Nella seconda fase, detta di mantenimento, si possono invece aggiungere tutti gli alimenti esclusi in precedenza, ad eccezione del grana, del pomodoro e del gelato.

La parte principale del regime alimentare Lemme è rappresentata perciò da pasta, carne e pesce. Per raggiungere i risultati sperati, Lemme prescrive di seguire rigidi orari.

Secondo questa dieta infatti nel primo mattino è meglio consumare i carboidrati, che verranno perciò assimilati lentamente durante tutta la giornata.

Al contrario negli altri pasti – pranzo e cena – la carne e il pesce, ricchi di proteine. Anche uova e funghi sono alimenti permessi e, nella seconda fase, si possono introdurre anche alcuni tipi di verdura, in particolare carciofi, spinaci e asparagi.

Se siete curiosi di saperne di più su questa dieta rivoluzionaria non potrete fare a meno di compare su Amazon. Dieta Lemme è uno dei libri scritti proprio dal suo ideato che guida passo passo l’utente nella perdita del peso.

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I migliori libri per dimagrire

In circolazione ci sono tante teorie e programmi legati al dimagrimento. E tanti libri che trattano questo argomento. Ve ne voglio presentare alcuni.

Il primo di cui voglio parlare si intitola “La dieta dell’acqua“, scritto da Nicola Sorrentino. Tale programma di dimagrimento si basa sulla teoria che bere tanta acqua aiuti davvero a dimagrire.

Innanzitutto perché con lo stomaco pieno di liquido, non si sente la necessità di mangiare, ma anche e soprattutto perché assumere grandi quantità di acqua al giorno metterebbero in moto dei meccanismi legati al metabolismo che porterebbero a perdere naturalmente peso.

Secondo libro che vi consiglio è “La dieta zero grano” (dr William Davis) che promette di far perdere fino a 20 chili in pochi mesi. L’autore fa un confronto tra la corporatura asciutta che avevano gli uomini e le donne degli anni cinquanta dello scorso secolo e i molti problemi legati al sovrappeso dei giorni nostri.

Davis ritiene che le cause sono da ricercare nell’aumento del consumo di cereali, in particolare di piante geneticamente modificate come il grano moderno.

Da non perdere

Terzo libro è “La dieta anti acido” (Jonathan Aviv). Spesso si sottovalutano malanni come gonfiori addominali o la tosse, che potrebbero invece essere il l’effetto di un reflusso acido. Tale patologie è causata dalla pepsina, un enzima che serve a digerire le proteine. Su queste premesse si basa la dieta anti acido, che mira a contenere questo enzima selezionando cibi e ricette giuste.

La dieta dura 28 giorni più altre due settimane per il mantenimento e promette un dimagrimento fino a 1,5 kg al mese.

Il quarto libro che vi propongo è “La dieta della longevità” dello scienziato Valter Longo. L’autore studioso di genetica, di alimentazione, di cellule staminali e di longevità ha dimostrato che è possibile curarsi con il cibo e che, con la scelta giusta degli alimenti da ingerire, si riduce il grasso addominale e si ringiovanisce il nostro corpo.

Un alimentazione corretta secondo l’autore è necessaria per proteggersi da malattie gravi come il cancro, problemi vascolari e autoimmuni, il diabete e anche malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Ultimo libro che consiglio in tema di dimagrimento è “Il libro del giusto peso per sempre” di Debora Conti, per tutti quelli che vorrebbero dimagrire, ma che hanno bisogno di un aiuto per essere motivati. Come dice la stessa autrice “Trova le tue motivazioni, trova la tua passione e il tuo corpo dimagrirà di conseguenza.

Tutto nel metodo Giusto Peso Per Sempre è volto ad appassionare ogni singola cellula del corpo per “dimagrire come conseguenza”.

I libri consigliati sono facilmente acquistabili in modo sicuro e veloce su Amazon. Il pagamento avverà in maniera sicura sulla piattaforma dove potrete acquistare in tutta calma e relax.

Quali cibi evitare

Anche per chi non abbia voglia di seguire rigide diete, è bene comunque sapere che ci sono delle semplici regole che aiutano a controllare il nostro peso e soprattutto a sentirci meglio e in forma.

Tra queste sicuramente vanno poste in evidenza quelle legate all’alimentazione. E’ indubbio infatti che ciò che noi ingeriamo e soprattutto la qualità del cibo che mangiamo, si ripercuote sul nostro stato di salute.

Scegliere sempre i cereali

Porre attenzione al reale contenuto dei cibi acquistati al supermercato è una regola fondamentale. Pasta e biscotti per esempio sono prodotti a base di cereali. I cereali in questione subiscono un processo, vengono polverizzati e spesso privati del loro reale valore nutritivo.

Avere attenzione e scegliere per esempio prodotti integrali e biologici può aiutare a mantenere una dieta ricca di valori nutritivi e povera di additivi e zuccheri superflui. Al di là della dieta che uno intende affrontare, ci sono cibi che vanno assolutamente evitati.

Merendine e insaccati

Prime della lista sono le merendine confezionate, ricche di grassi e zuccheri e gli alimenti pronti all’uso, tanto comodi quanto dannosissimi per la nostra salute, perché ricchi di conservanti.

Anche gli insaccati andrebbero evitati perché anch’essi molto grassi e in più salati. Il sale in generale infatti andrebbe dosato con molta attenzione e sostituito con altre spezie e aromi.

Per finire, assolutamente da evitare sono le fritture. Buonissime e appetitosissime e una volta ogni tanto una frittura ci può stare. Ma guai ad abbondare, tale cottura danneggia il fegato e a lungo andare può provocare gravi malattie.

Dieta iperproteica

Le diete iperproteiche promettono risultati evidenti in poco tempo. Il principio su cui si basano è quello di ridurre l’apporto calorico. Inoltre impediscono, con l’introduzione massiccia di proteine, il deterioramento del tessuto muscolare.

I carboidrati farebbero ingrassare, perciò eliminarli del tutto e sostituirli con le proteine permetterebbe di dimagrire senza avere fame. In effetti questo tipo di regime alimentare fa rapidamente dimagrire, ma non in maneira perenne.

Il metabolismo del corpo ne risulta alterato e processi tossicizzanti innescati da tale dieta possono risultare pericolosi per l’organismo.

Fasi della dieta iperproteica

Come tutte le diete, anche quella iperproteica ha delle fasi, precisamente quattro. In una fase iniziale, che dura fino al raggiungimento del peso desiderato, si alternano giorni in cui si mangiano solo alimenti proteici a giorni in cui a questi si aggiungono verdure. Yogurt e formaggio, purché pesati, sono tollerati.

Una volta raggiunto il peso ideale, si introducono nella dieta, ma in quantità molto limitate carboidrati e la frutta.

Nella terza fase, di stabilizzazione, si può riprendere a mangiare liberamente, con delle limitazioni e degli accorgimenti particolari.

Effetti collaterali

Alcune persone che hanno intrapreso questo tipo di dieta, hanno evidenziato effetti collaterali anche gravi, quali insonnia, nausea e vertigini. Tale dieta, evidentemente non bilanciata, non apporta all’organismo tutti gli elementi di cui esso necessita. Questo causa un incremento dei processi di deaminazione e transaminazione epatica. Si tratta di un incremento dei processi di ciclo dell’urea e dei processi di filtrazione renale: pertanto è potenzialmente responsabile di sovraccarico epato-renale a lungo termine.

A livello biochimico infatti, l’introduzione massiccia di proteine, provoca un aumento di sostanze che, se in piccola quantità, hanno effetti positivi. Quando sono in eccesso risultano dannose, soprattutto per fegato e reni che devono lavorare tantissimo per smaltirle.

Non dimentichiamo inoltre che, in passato, erano solo le persone ricche che potevano permettersi di mangiare quantità ingenti di carne. Per questo, non di rado soffrivano di gotta.

Altro elemento da non sottovalutare se si intende seguire questo tipo di dieta, è considerare il fatto che spesso, ripreso il regime alimentare normale, succede che il peso rapidamente perso si riacquisti velocemente. Questo perché quando si mangiano i carboidrati, essi vengono introdotti legati al loro interno con molecole d’acqua. La perdita di peso è perciò anche dovuta alla perdita di acqua. Questa viene reintegrata non appena si riprende ad assumere i carboidrati.

Nonostante le diete seguite in maniera maniacale e nonostante le ore di esercizio fisico, non riesci ancora a dimagrire? Probabilmente le cause vanno ricercate nello stress che influisce su ormoni.

Evita di accendere la televisione durante i pasti. Infatti poca attenzione a ciò che si mangia comporta un’assunzione maggiore di calorie. Al contrario è salutare mangiare lentamente concentrandosi su ciò che si sta ingerendo. Inoltre dormire poco, meno di sette ore a notte, aumenta la produzione della grelina. Questo è l’ormone che provoca la fame, soprattutto di cose poco salutari come hamburger e patatine fritte.