Le diossine sono prodotte quando un materiale di natura organica viene bruciato in presenza di cloro.
Gli effetti sono molto negativi per la salute degli uomini in quanto si tratta di una sostanza cancerogena. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e chi la produce.
Gli effetti sono molto gravi per la salute, riguardano in particolare fegato, polmoni, reni, pelle e sistema linfatico. Il modo in cui agisce si basa sull’attivazione diretta della trascrizione genetica. Nello specifico, la diossina entra nelle cellule dell’organismo per via di una grande affinità con le strutture delle membrane cellulari.
Una volta entrata nel corpo umano, la diossina arriva la trascrizione di alcuni geni che codificano per degli enzimi coinvolti nel metabolismo.
Una produzione eccessiva di enzimi legati al metabolismo porta diversi problemi. I maggiori segni clinici dell’intossicazione da diossina sono:
È una sostanza altamente tossica che non si decompone facilmente e quindi riesce a rimanere nell’ambiente anche per centinaia di anni. Deriva dalla combustione di plastica, materiale organico e rifiuti in presenza di composti che contengono cloro. I maggiori produttori di diossina sono gli inceneritori. Per contenere la sua emissione nell’aria devono obbligatoriamente avere degli speciali filtri.
La IARC ha classificato questa sostanza come altamente cancerogena, inoltre è risaputo che può avere anche effetti teratogeni provocando malformazioni al feto nel caso in cui la donna incinta sia esposta a questa sostanza.
A volte viene trasportata dalle acque e contamina piante e animali. Trattandosi di una sostanza volatile, viene anche trasportata dalle correnti atmosferiche. La diossina inquina quindi i terreni, l’aria e l’acqua, di conseguenza penetra nei vegetali e viene respirata da uomini e animali. Alcuni alimenti possono quindi essere contaminati da questa sostanza. In particolare si accumula nella parti grasse degli animali, per cui gli alimenti a rischio sono burro, strutto, uova, carni grasse, pesci grassi, latte e derivati.