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Il dolore allo stinco è uno dei sintomi più comuni delle persone che iniziano un nuovo programma di camminata o di corsa.
Solitamente il dolore si manifesta nella zona esterna degli stinchi, cioè la zona muscolare, e non deve preoccupare. Il dolore localizzato nella parte interna degli stinchi, invece, è più preoccupante, perché si tratta di un dolore alla zona ossea.
La prima cosa che ci si chiede quando si avverte dolore nella parte esterna dello stinco è questa: posso continuare con il mio programma di allenamento oppure no? Parlando in linea generale, è corretto continuare ma con alcuni giorni di riposo intermittente, un po’ di stretching e possibilmente un po’ di massaggio con ghiaccio.
Il muscolo che causa dolore è chiamato tibiale anteriore. Il suo compito è quello di sollevare il piede verso lo stinco, avvicinandolo alla parte anteriore della gamba.
Durante la camminata, il tibiale anteriore solleva il piede nel momento in cui la gamba oscilla e posiziona il piede in modo che il tallone sia il primo punto a toccare terra quando la gamba si muove in avanti. Quando è sovraccarico, questo muscolo diventa dolorante e sensibile al tatto.
Come per la maggior parte dei muscoli, nel momento in cui gli verrà dato un po’ di riposo, il tibiale anteriore si riprenderà e il dolore si calmerà. In ogni caso, perché il muscolo si adatti nella maniera corretta, l’esercizio ha bisogno di continuare ma a piccole dosi: non aumentare la distanza o la velocità finché i sintomi non miglioreranno.
In aggiunta, si raccomanda l’uso del ghiaccio e lo stretching del tibiale anteriore dopo l’esercizio.
Come per tutto lo stretching di riabilitazione, mantenete l’allungamento per 30 secondi e ripetete tale operazione due volte per ogni gamba.
Se il dolore allo stinco peggiora, può indicare una grave condizione chiamata sindrome compartimentale anteriore (SCA). Questo problema è causato dalla compressione dei nervi e dei vasi sanguigni nella parte bassa della gamba da parte del muscolo tibiale anteriore quando si irrigidisce e si infiamma.
I sintomi della SCA includono:
L’uso eccessivo del tibiale anteriore implica che i nervi che controllano lo stesso muscolo vengano lesionati. I sintomi della SCA dovrebbero essere riportati al vostro medico prima di continuare un programma di esercizio.
Quando il dolore si concentra sulla parte interna dello stinco, è probabile che il problema sia a livello osseo: si parla allora di periostite tibiale. La periostite è un’infiammazione del periostio, la membrana che avvolge le ossa, le protegge e permette l’inserzione dei tendini.
I corridori abituali soffrono spesso di periostite tibiale, detta anche sindrome da stress tibiale mediale.
Le cause più frequenti sono:
La terapia deve per prima cosa occuparsi del dolore e poi puntare ad un recupero totale dell’attività sportiva.
Per prima cosa, è necessario interrompere l’attività sportiva e rivolgersi a un medico che sceglierà la terapia più adatta.
I rimedi più comuni contro l’infiammazione sono tre. Terapia:
Come spesso accade, la prevenzione è di gran lunga più efficace della cura.
Per prevenire la sindrome compartimentale, concentratevi su un progresso graduale del programma e fate stretching alle parti inferiori delle gambe dopo ogni sessione. Ricordate di ascoltare il vostro corpo e di riposare quando necessario, ma continuate a progredire con il vostro programma di esercizio in maniera graduale. Le vostre gambe vi ringrazieranno.
Se non si è abituati a correre, sarebbe meglio alternare la corsa ad altre attività a basso impatto, come il nuoto, il ciclismo e il pattinaggio in linea, in modo da concedere riposo allo stinco pur continuando ad allenare la resistenza.
Se si corre all’esterno, si affrontano tipi di suolo e di percorsi che hanno un impatto diverso sul nostro corpo. Correre in discesa, per esempio, porta a concentrare tutta la tensione sulla zona anteriore del piede e questo può essere una delle cause del dolore allo stinco. Meglio prediligere superfici piane, in cui l’impatto viene distribuito uniformemente.
Questo tipo di dolore colpisce più frequentemente i corridori inesperti, con scarsa o errata tecnica di corsa.
Per esempio, se il contatto tra il piede e il suolo dura troppo a lungo o se la falcata è troppo ampia, si ha un sovraccarico sul piede e sulla parte bassa della gamba. Per questo prima di cominciare un nuovo programma sportivo è bene assicurarsi di conoscere le tecniche di corsa.
Anche seguire un programma per sviluppare forza e resistenza nella muscolatura del piede è utile. Un piede instabile, infatti, implica maggiori probabilità di andare incontro a infortuni.
Per esempio, l’iperpronazione, cioè la rotazione del piede dopo il contatto con il suolo, porta a una notevole tensione esercitata sulla gamba. Inoltre è fondamentale la scelta di scarpe che supportino adeguatamente il piede durante la corsa.
Ripetere i seguenti movimenti specifici può aiutare a prevenire il dolore allo stinco:
In questo modo si riduce la tensione dei muscoli del piede
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Aiuta, inoltre, a prevenirne altri. Fornisce una compressione terapeutica su tibie o polpacci già infortunati.