Dolore al basso ventre dopo il ciclo: quali sono le cause

Tag: dolori
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A volte può capitare che le donne sentano del dolore dopo aver terminato il ciclo, mediante l’arrivo delle mestruazioni.

Il dolore può essere di entità lieve o può esprimersi con forme più forti, può essere stabile ad entrambe le ovaie, oppure può interessare uno solo dei due lati. A volte si possono anche utilizzare degli analgesici da banco per rimediare al fastidio, oppure si può attenuare il dolore con una bibita calda, magari a base di camomilla o di una tisana rilassante.

Dolore al basso ventre dopo il ciclo

Il ciclo di una donna è solitamente di 28 giorni, conteggiando un’ovulazione quindi al quattordicesimo giorno e l’inizio delle perdite mestruali all’ultimo.

Bisogna anche aggiungere che non tutte le donne rispettano sempre e comunque queste date, poiché un ciclo più lungo del previsto può raggiungere anche i 35 giorni.
Generalmente prima dell’arrivo delle mestruazioni si possono verificare una serie di dolori al basso ventre, accompagnati da stanchezza, mal di testa e senso di nausea.

Questi elementi insieme o separatamente, prendono il nome di sindrome premestruale, che può essere più o meno invalidante.
Ma, a volte, in alcuni casi, può verificarsi che i dolori al basso ventre continuino anche nonostante le perdite di sangue siano terminate.

Le cause

I dolori al basso ventre hanno una serie di cause alla base che non devono sempre far preoccupare la donna che li vive.
In alcuni casi si tratta, infatti, di semplice aria nella pancia, detto anche meteorismo, che provoca qualche difficoltà nell’intestino e quindi può condizionare la normale prosecuzione del ciclo.

Se invece si soffre di colite, si possono avvertire fastidi nella zona del basso ventre sia unilaterali sia bilaterali.
Anche la stitichezza può essere una causa di dolori che vanno oltre il ciclo mestruale, così come lo stesso fanno i disturbi più in generale che colpiscono la parte dell’intestino.
In questi casi, dopo una visita medica specialistica, si potrà risolvere o alleviare la sintomatologia con dei fermenti lattici da prendere quotidianamente.

Ovulazione anticipata

Come è stato espletato nel paragrafo precedente, solitamente l’ovulazione avviene il quattordicesimo giorno del ciclo (contando un ciclo regolare di 28 giorni). Il periodo luteale, cioè il periodo che intercorre fra l’ovulazione e l’arrivo delle mestruazioni, nel caso non vi sia un concepimento, è di 14 giorni ed è sempre costante.
Il periodo variabile, infatti, è quello che intercorre prima dell’ovulazione. Può capitare all’interno della vita fertile di una donna, che l’ovulazione venga anticipata, a causa dello stress o di problemi ormonali e che le mestruazioni possano arrivare proporzionalmente in anticipo rispetto alla data prevista.

In questo caso esplicito può anche succedere che successivamente al termine delle mestruazioni, possano rimanere strascichi di dolori pelvici anche di grande intensità.

Se questa situazione di irregolarità dovesse ripetersi molte volte nel singolo anno, occorre effettuare una visita specialistica dal proprio ginecologo di fiducia, in modo da poter eseguire gli esami di rito e decidere il da farsi. In generale quindi, non bisogna preoccuparsi in modo esagerato quando si avvertono dolori simili in modo isolato nel tempo, ma interpellare professionisti solo nel momento in cui questi disagi si ripetano lungamente.