Dormire poco fa ingrassare? C’è invece chi sostiene il contrario.
In realtà dormire poco e male non agevola il mantenimento di un peso corporeo adeguato. Ecco tutte le conseguenze del dormire poco.
La privazione del sonno, o il dormire poco e male, può avere un forte impatto sull’intero metabolismo, sull’appetito provato durante il giorno e anche sull’energia da impiegare durante la giornata. Dunque, è vero che dormire poco fa ingrassare? In realtà sì, è semplice intuire che avere un sonno interrotto o insufficiente sia una delle tante cause di un aumento di peso.
Numerosi studi hanno dimostrato che rispettare il ciclo sonno-veglia è importantissimo. Il sonno notturno di qualità è elemento fondamentale per prevenire diverse patologie cardiache, per mantenere un buono stato di salute generale e per aiutarci nella regolazione del peso.
Dopo i 65 anni l’insonnia e i disturbi del sonno diventano molto più frequenti, ma anche i meno “adulti” spesso incappano in difficoltà legate al riposo. A seconda delle specifiche situazioni, è necessario indagare le cause e cercare di risolverle.
Cosa accade se si dorme poco e perché si ingrassa?
Il primo motivo per cui se non si dorme si tende a ingrassare è legato a uno sbilanciamento ormonale, la cui conseguenza è l’aumento dell’appetito e in particolare la ricerca di cibi dolci, ricchi di zuccheri e di grassi, ad alto contenuto calorico e a basso contenuto di nutrienti.
Dormire male e/o poco comporta anche una riduzione dei livelli di leptina, l’ormone della sazietà, e un aumento della grelina, l’ormone che istruisce il corpo a continuare a mangiare.
Se una persona dorme meno di 5 ore al giorno, la sua produzione di leptina diminuisce del 15%, mentre quella della grelina aumenta del 15%. Mangiare di più diventa quindi conseguenza normale, con ovvio accumulo di calorie inutilizzate e aumento di peso.
Oltre al discorso ormonale, bisogna fare attenzione anche all’effetto negativo del poco sonno sulle attività quotidiane e sullo stress. Delle calorie totali bruciate durante le 24 ore, la maggior parte viene bruciata proprio mentre si dorme.
Meno si dorme, meno calorie l’organismo riesce a bruciare. E la mancanza di sonno rende irrequieti per tutto il giorno, con inevitabile influenza su tutte le attività del giorno. Ma ancora: dormire poco fa sì che la mente non si riposi a sufficienza e rimanga sempre attiva e agitata. Si creano così situazioni in cui l’organismo rilascia più cortisolo, l’ormone dello stress, che a sua volta rallenta il metabolismo.
Quali sono dunque le conseguenze del dormire poco? Alcuni studi e ricerche scientifiche hanno evidenziato come la scarsa quantità e qualità del sonno fanno aumentare il rischio di insulino-resistenza, di obesità, di sindrome metabolica e di diabete di tipo 2 (alimentare) provocando l’accumulo di grasso a livello addominale; zona in cui si localizza il meccanismo cortisolo-insulina.
Il cortisolo, conosciuto come “ormone dello stress”, è fondamentale per il nostro organismo, ha un ritmo circadiano, ovvero alto nelle prime ore del mattino, calante durante il giorno, e raggiunge il picco minimo in tarda serata.
Ecco come regolare i ritmi del sonno.
Vai a letto sempre alla stessa ora
Non utilizzare dispositivi elettronici prima di andare a letto
Non sovraccaricare la digestione
Evita pasti pesanti alla sera
Seleziona la qualità del cibo, evitando alimenti che infiammano l’organismo (farine bianche o raffinate, grassi, fritti)
Non saltare mai i pasti
Mangia piano, evitando di accumulare gonfiore che richiama spasmodicamente la voglia di carboidrati”.