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Tenersi in buona salute passa anche dalla prevenzione, attraverso controlli periodici che ci rassicurano sul buon funzionamento del nostro corpo.
L’umano è una macchina perfetta, ma senza la giusta manutenzione inizierà a dover affrontare delle problematiche di salute che spesso risultano rognose da risolvere. Il cuore è il motore e l’apparato cardio-circolatorio deve essere monitorato costantemente, soprattutto dopo una certa età. Uno dei controlli più appropriati da svolgere è l’elettrocardiogramma da sforzo, ma andiamo a vedere di cosa si tratta.
L’elettrocardiogramma da sforzo è un test usato dai cardiologi e serve per vedere la resa di cuore e apparato cardio circolatorio, quando sottoposto a stati di stress e sforzi fisici.
Confronta la differenza tra l’attività cardiaca a riposo e in movimento. Ovvero, quando il paziente non è stimolato in nessun modo e quando il paziente si sottopone ad attività che fanno aumentare il battito cardiaco e dunque il pompaggio del sangue. Test utilizzato principalmente per rilevare cardiomiopatie ischemiche e aritmie, la stimolazione dei battiti può essere fatta o tramite attività fisica con tapies roulant o cyclette.
Quando il test è fatto a scopo valutativo, è un controllo che va a certificare il buon funzionamento e riuscita di angioplastica o by pass. L’esame per essere svolto richiede 20/30 minuti di tempo. Al paziente, grazie all’applicazione di elettrodi, viene rilevato un elettrocardiogramma basale, poi viene sottoposto al tipo di stress che si è deciso di utilizzare, che sia un farmaco o il fargli fare una corsa sul tapis roulant.
Grazie agli elettrodi vengono rilevati la frequenza cardiaca, i battiti e la pressione arteriosa.
Il paziente inizia il test con una pedalata senza l’applicazione di pesi e di sforzi aggiuntivi, poi ogni minuto viene incrementato il carico di lavoro, fino al raggiungere una certa frequenza cardiaca, valore determinato in precedenza dal dottore, come limite massimo a cui arrivare, in base a sesso, età, peso. Successivamente al soggetto verrà concessa una fase di recupero, non passerà direttamente a una fase di fermo, ma ce ne sarà una in cui va avanti nella pedalata, alcuni minuti senza carico, per capire come il cuore torna alla sua attività normale.
Per fare tale esame ci sono delle raccomandazioni da seguire:
Se si cerca una valutazione complessiva dell’intera muscolatura cardiovascolare è meglio procedere ad ECG sotto sforzo farmacologico, che consiste nell’utilizzo di un farmaco che stimola il cuore a battere più veloce per un determinato lasso di tempo, il dottore riuscirà in questo modo a dare valutazioni più dettagliate.
La malattia più diagnosticata con questo tipo di controllo è la cardiopatia ischemica, cioè un’occlusione arteriosa, spesso rilevata nei soggetti con più di 55 anni. Diversi sono i fattori di rischio: l’ereditarietà, l’alimentazione, il diabete, il fumo. Essendo una patologia che può portare a complicanze molto gravi è giusto riuscire ad adottare i giusti atteggiamenti che ci permettano di evitare i rischi il più possibile.
Per la prevenzione delle patologie cardiache e di tutte le problematiche ad esse correlate, occorre in primo luogo adottare uno stile di vita più regolata e un’alimentazione sana ed equilibrata. Fortunatamente la cardiologia è molto cambiata negli ultimi anni e i dottori ormai possono aiutare a prevenire e possono fare controlli sempre più accurati. Un esempio può essere la cardiografia, che è un’azione che ti permette di controllare il sistema venoso e arterioso dall’interno, portando alla luce eventuali alterazioni che possono risultare mortali.