Non è affatto raro che ci soffre di epilessia decisa si non praticare sport in quanto si vergogna della sua consizione patologica.
Fino a poco tempo fa in realtà gli epilettici venivano esclusi da ogni tipo di attività fisica in quanto si pensava che potesse peggiorare la loro condizione. In realtà, se praticato in modo corretto, l‘esercizio fisico permette di combattere l’epilessia tanto da essere diventato una parte integrante del percorso riabilitativo per queste persone.
Praticare esercizio fisico in modo regolare permette di prevenire malattie e di migliorare anche lo stato di salute dell’organismo in generale.
Le persone che sono affette da epilessia dovrebbero quindi praticare sport in quanto, se fatto in modo corretto, questo permette di migliorare la qualità della vita sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico. In particolare, gli epilettici possono conquistare autostima, diminuire lo stress e l’ansia e migliorare anche l’efficienza mentale grazie all’attività fisica.
Prima di iniziare a fare sport è bene rivolgersi al proprio medico in modo tale da farsi rilasciare una certificazione di idoneità sportiva.
Questa verrà rilasciata esclusivamente per alcuni tipi di sport e non per tutti quanti. In particolare, gli epilettici potranno praticare quegli sport che non comportano nessun o pochi rischi aggiunti rispetto alle normali attività quotidiane. Il medico rilascerà quindi la certificazione per sport di squadra a terra, danza, tennis, scherma e molti altri tipi di attività.
Nel caso in cui la persona affetta da epilessia desideri praticare sport come nuoto, ciclismo, sport di contatto o ginnastica, il medico chiederà un parere a uno specialista neurologo che valuterà qual è il rischio ad esso associato.
Gli sport come i tuffi, sport motoristici, alpinismo, immersioni, aviazione e paracadutismo di solito non dovrebbero essere praticati da chi soffre di epilessia.
Si comprende quindi che le persone epilettiche dovrebbero praticare sport, ma per farlo è necessario che prestino attenzione alle proprie condizioni e ne parlino con il proprio medico.