Farina per dolci ritirata dal commercio: rischio allergeni

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Un ordine di richiamo emanato dal Ministero della Salute riporta l’Italia al centro di un’ennesima emergenza alimentare: oggetto del ritiro è stavolta il mix di farina per dolci Molini Spigadoro, allontanata dai punti vendita a causa di un allergene non dichiarato.

Farina per dolci

Dopo il caso del salame romano ritirato dal commercio italiano ed europeo a causa del batterio Lysteria monocytogenes, rimbalza in rete la notizia di un altro alimento sottoposto a ordine di rientro. A lanciare l’allerta è il Ministero della Salute, che ha emanato un bollettino di rientro tassativo per un lotto di farina per dolci sospettato di probabile contaminazione da allergeni non dichiarati. Il prodotto costituirebbe un rischio serio e concreto per quanti soffrono di particolari intolleranze alimentari.

L’allergene identificato nella confezione del mix di farina è la soia: la presenza di eventuali tracce di soia non è dichiarata sulla confezione, omissione che può rappresentare un pericolo sia per quanti sono allergici e non sanno della possibile contaminazione, sia per quanti non sanno di avere particolari intolleranze alimentari (in Italia le intolleranze e allergie alimentari trascurate o sconosciute costituiscono un problema impegnativo per la medicina).

Il lotto ritirato

Oggetto del ritiro è il lotto di farina soffice numero 31800714, prodotto da Molini Spigadoro a Bastia Umbra, in provincia di Perugia.

Alcuni campioni del mix di farina di grano tipo 1, normalmente venduti in confezioni da un chilo, sono risultati contaminati da tracce di soia, e l’assenza di indicazioni sulla confezione ha portato il produttore Grandi Magazzini Fioroni di Perugia e il Ministero della Salute a ordinare il recupero del lotto con scadenza 19/07/2019. Le direttive del Ministero consigliano a quanti abbiano allergie alimentari alla soia o siano in dubbio di non consumare la farina, e riportare il prodotto presso i venditori per provvedere alla sostituzione o restituzione del prodotto.

Quest’ordine di rientro si aggiunge alla lista di alimenti contaminati sottoposti a richiamo del Ministero nel 2018. Dopo il caso del lotto di formaggio Jocca eliminato dal commercio per la presenza di scarti metallici dovuti alla lavorazione, era stato il turno del salame romano. Questo alimento era stato sottoposto a norme di ritiro ben più rigide, a causa non di omissioni sull’etichetta come in questo caso, ma per via della presenza di agenti virali come la Lysteria monocytogenes, responsabile di intossicazioni alimentari e patologie come la salmonella.

Il salame inoltre era distribuito in molte città europee, rendendo necessario un rientro tempestivo e sistematico. Nel caso della farina di Molini Spigadoro il rischio è molto inferiore, sebbene il consiglio del ministero è di non abbassare minimamente la guardia ed evitare il consumo in caso di dubbio. La farina non costituisce invece alcun rischio per chi non ha problemi di allergie alla soia.